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Tutto quello che c’è da sapere sulla sfida heads-up tra Daniel Negreanu e Doug Polk
Finalmente ci siamo: questione di giorni e la sfida heads-up tra Daniel Negreanu e Doug Polk sarà realtà.
La singolar tenzone pokeristica è nata a luglio dalla coda polemica che ha seguito il ban di Negreanu da Twitch e si è poi definita a seguito di serrate trattative a mezzo social.
Tweet dopo tweet, tra una frecciata e un flame, da pochi giorni i due contendenti hanno trovato un accordo su tutti i dettagli. Ecco cosa c’è da sapere sulla sfida in arrivo.
Quando, dove, come
La sfida heads-up tra Daniel Negreanu e Doug Polk partirà mercoledì 4 novembre. Il format scelto è cash game heads-up 200$-400$ con uno stack standard di 100 big blind.
Sono previste 25 mila mani in totale ma al giro di boa il giocatore perdente potrà decidere di ritirarsi. Parimenti, al raggiungimento della mano numero 12.500, i giocatori potranno accordarsi per alzare i blinds.
L’esordio avverrà dal vivo negli studios di PokerGo: le prime duecento mani saranno giocate live e seguite in diretta streaming con il commento di Kane Kalas. Nelle restanti i due player giocheranno dalle rispettive case su due tavoli in contemporanea. La room che ospiterà le sessioni heads-up è quella delle World Series, nei cui conti gioco i contendenti hanno già depositato un milione ciascuno.
Le regole
Come abbiamo accennato, alcuni punti sono stati oggetto di lunghi tiramolla prima che i due giocatori trovassero un accordo.
Tra i più discussi quello di far vedere le proprie carte durante le dirette streaming. Alla fine le hole cards saranno visibili solamente nelle prime duecento mani giocate dal vivo negli studios di PokerGo. Su questo punto è stato irremovibile Daniel Negreanu, nel timore che Doug Polk e i suoi amici dissezionassero il suo gioco per exploitarlo con l’ausilio di software.
Il canadese ha invece acconsentito a una ispezione sul proprio pc da parte di Polk, che vuole verificare che l’avversario non usi programmi di assistenza in real time.
Una estenuante trattativa, che ha aperto un dibattito in seno alla community con interventi anche di giocatori come Charlie Carrel, ha riguardato l’uso delle ‘charts’ preflop. Alla fine non saranno consentite, così come l’uso di HUD (ossia dei programmi come PokerTracker o HoldemManager) e il salvataggio delle mani giocate online.
Chi è favorito
Sin dal momento in cui ha accettato la sfida Negreanu ha detto di essere di gran lunga favorito: sì, ma per la sconfitta!
Questo perchè nell’arco della sua carriera Daniel ha giocato a poker in modalità heads-up solo per un brevissimo arco di tempo, a differenza dell’avversario che è uno specialista dei testa a testa online.
Dal canto suo Polk ha tirato in ballo la ruggine accumulata dopo il ritiro dal poker. Subito dopo l’ok di Negreanu, però, ha iniziato ad allenarsi giocando 25$-50$ con qualche incursione ai tavoli 50$-100$.
Dopo due mesi in perdita, lo scorso 5 ottobre Polk ha scritto su Twitter di aver recuperato e di aver iniziato a vincere. Sono poi seguiti altri ‘cinguettii’ di brag per sessioni dall’andamento irreale, tipo questa:
Doug Polk viene effettivamente visto come favorito: un sito statunitense di quote di eventi pokeristici banca la sua vittoria a 1,18 mentre quella di Negreanu viene data a 5,25.
Nel canadese però sembrano credere i suoi colleghi “old school”: Phil Hellmuth e Mike Matusow hanno scommesso sulla sua vittoria ritenendo che una quota di 1 a 4 underdog fosse eccessiva.