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Una doppia tegola è caduta sul Main Event WSOP ibrido online / live
A volerle vedere delle avvisaglie c’erano già state per il tavolo finale live internazionale, con il cinese Peiyuan Sun che non ha raggiunto Rozvadov e per questo è stato eliminato ‘a tavolino’ in nona posizione.
Adesso che al Rio di Las Vegas è in partenza il tavolo finale live statunitense, una doppia tegola è caduta sul Main Event WSOP ibrido.
La prima riguarda la positività al COVID-19 del giocatore più atteso, il tre volte braccialettato Upeshka De Silva, che non potrà partecipare e probabilmente sarà squalificato.
L’altra è ben più pesante per il torneo, almeno da un punto di vista simbolico. L’heads-up tra i vincitori dei due tavoli finali live, in programma dopodomani mercoledì 30 dicembre, secondo il portale sudamericano CodigoPoker è stato posticipato perchè al vincitore del tavolo finale internazionale giocato a Rozvadov due settimane fa, l’argentino Damian Salas, è stato negato l’ingresso negli Stati Uniti.
Verosimilmente il testa a testa che mette in palio un milione di dollari oltre al braccialetto si terrà il prossimo 2 gennaio. Ma vediamo meglio cosa è successo.
De Silva positivo, out nono?
Il giocatore più atteso del tavolo finale, lo statunitense Upeshka De Silva, è in isolamento dallo scorso 10 dicembre.
Come ha scritto egli stesso sui social, il 20 dicembre ha effettuato un test in cui è risultato positivo. Il giorno seguente è stato contattato dal TD Jack Effel, come riporta PokerNews.
A Santo Stefano De Silva ha effettuato un test risultando negativo, ma il giorno seguente, ossia ieri domenica 27 dicembre, il test ufficiale concordato con l’organizzazione WSOP ha dato risposta positiva.
De Silva, quindi, oggi non potrà andare al Rio a combattere per il braccialetto. Visto il precedente creatosi al tavolo finale internazionale, dovrebbe essere eliminato ‘a tavolino’ in nona posizione. Al momento una comunicazione ufficiale delle WSOP in tal senso ancora manca.
Posticipata la finalissima per il titolo
A dare la notizia che l’heads-up si giocherà il prossimo 2 gennaio è Damian Salas, che tramite il portale CodigoPoker ha raccontato l’odissea che sta vivendo per arrivare a Las Vegas.
L’argentino aveva un volo per il Nevada l’altroieri, sabato 26 dicembre, via Dallas. Ma nonostante i tamponi negativi e un certificato di eccezione ricevuto dalla organizzazione delle World Series, pochi minuti prima di dirigersi in aeroporto ha ricevuto un messaggio che lo avvisava che a Dallas non non lo avrebbero fatto entrare negli Stati Uniti perchè non riconoscevano il certificato.
Salas ha trovato una alternativa per il giorno seguente senza farsi intimorire dalla durata dello scalo a Miami che allungava il viaggio a 35 ore. Per la seconda volta, poco prima di dirigersi all’aeroporto, ha saputo che non lo avrebbero fatto entrare negli States perchè era stato in Europa meno di 15 giorni prima.
“Pensa a cosa è stato dover cambiar tutto più volte visto che viaggio con mia moglie, mio fratello e due amici – le parole di Salas riportate da Codigopoker – La verità è che non sono per niente contento con gli organizzatori e gliel’ho detto molto chiaramente. Il modo in cui è stato organizzato il tutto mi è sembrato una mancanza di rispetto perchè mi sono capitati diversi inconvenienti. Inoltre ho chiesto di poter giocare l’heads-up il 5 o il 6 gennaio e mi hanno detto che avrebbero valutato e mi avrebbero avvisato ma alla fine mi hanno detto lo avrebbero messo il 2, così mi continuano a far correre…”
Adesso Salas ha in programma di viaggiare mercoledì 30 dicembre in modo da raggiungere gli Stati Uniti 15 giorni dopo essere stato in Europa e poter così essere libero di entrare nel paese a stelle e strisce, secondo quanto gli hanno ripetuto più volte.
Ma sui viaggi in questi tempi di emergenza Coronavirus non c’è mai nulla di certo. E gli imprevisti, per questo Main Event WSOP in versione ibrida online/live, più che dietro l’angolo sembrano ormai essere di casa.