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A lezione di ICM con Nick Petrangelo
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Una lezione di strategia MTT con Nick Petrangelo? Imperdibile.
L’americano con più di 17 milioni di vincite in carriera ha pubblicato un video su YouTube dove spiega i dettagli dell’Independent Chip Model, riassumendolo in una chiave semplice ed evidenziandone pregi e difetti, ma soprattutto gli errori più comuni.
“Di ICM si parla da anni, ma non ci sono molte informazioni sull’argomento e molti non lo comprendono bene. Inoltre nella community non c’è un accordo preciso su come interpretarlo.”
ICM – Independent Chip Model
La definizione base: non stai giocando cash game e non sei più in early stage di un torneo. C’è un prizepool, e più ti avvicini ai premi devi capire che il valore del tuo stack è legato al prizepool e non direttamente ai soldi. Una tua chip non vale 1 dollaro, non è più questo il caso, ma subisce fluttuazioni a seconda dei premi.
I 3 Fattori Principali
- Distribuzione dello stack
- Struttura del payout
- Percentuale del field che va a premi
Se ho un big stack probabilmente non voglio schiantarmi contro un altro big stack per giocarmi un pot enorme, se ho uno stack medio allo stesso modo vorrei evitare gli avversari con stack alti (sicuramente più che nelle prime fasi del torneo), e se sono short ho ancora un po’ più di pressione.
Se arriviamo al punto dove il 50%-60% del field rimanente va a premio, questo fattore diventa ancora più intenso, fino all’estremo della bolla: lì avrai la maggior pressione ICM perché se esci ora vinci 0, se esci dopo un player out fai profit.
Questi fattori si uniscono e creano la pressione ICM, che comporta aggiustamenti alla strategia.
Pressione ICM
Quando subisco la pressione ICM, e non ho la possibilità di bluffare, bluff catchare e valuebettare quanto voglio?
Se sono middle stack contro big stack in bolla sto subendo una forte pressione, mentre se nella stessa situazione io ho più chips del mio avversario, io avrò una pressione inferiore e potrò usare la pressione contro gli avversari più short. Un esempio è quando siamo di SB, foldano tutti e il BB è più short di noi. Questa è una situazione dove dovremo mettere pressione.
Qual è la strategia?
A differenza del cash game, dove se foldi perdi 0, in questi scenari MTT se sei in bolla o in mezzo a un payjump ITM, il fold è EV+ perché il valore del tuo stack in proporzione al montepremi ha la potenzialità di crescere se qualcun altro esce. Cosa vuol dire? Che dobbiamo giocare tight e potenzialmente vincere senza andare allo showdown: tight aggressive. Non difenderemo il nostro BB con un range ampio, non vorremo giocare contro avversari con stack maggiori. La strategia è pre-flop oriented, una selezione di mani più tight e rilanci più grandi preflop.
Quando 3-bettiamo vogliamo avere sempre blocker in mano, non usare carte basse come low pocket pair o suited connector bassi. Meglio A-Xs o K-Xs. Per affrontare rilanci frequenti di avversari big stack preferiremo rilanciare con size piuttosto piccole. Non dimentichiamo mai l’importanza della pressione ICM.
I più grandi errori
Errore 1: l’ICM non è un interruttore!
Vedo molte persone, diciamo, accendere e spegnere la modalità ICM. Quando è acceso giocano super tight, appena hanno big stack cominciano a giocare LAG. La pressione è tutto, è dinamica, cambia, e bisogna imparare ad usarla.
Errore 2: troppo tight o troppo loose
Alcuni sono troppo tight in certi spot e troppo loose in altri. Magari difendono troppo loose da BB, mentre sarebbe meglio un range tipo A-To+, K-T, Q-T, J-T… non difendere troppi suited connector bassi, perché sono mani problematiche che hittano top pair deboli, non facili da difendere post flop.
D’altro canto alcuni non sono abbastanza aggressivi quando dovrebbero. Ho già spiegato l’importanza dell’ICM pressure, invece di flattare con mani come suited broadways, prova a pushare contro gli short, o 3-bet foldare in alcuni casi. Ricordati che vuoi chiudere il colpo preflop. Non essere loose passive solo perché sai che “non devo bustare quindi preferisco il flat“. No, devi essere tight aggressive: rilancia.
Errore 3: Over adjusting
Bisogna capire che non è una situazione di bianco o nero, ma è dinamica. Se sei il big stack non sempre devi essere il matto loose aggressive, e se sei lo short non sempre devi stare fermo e aspettare il prossimo payjump.
Errore 4: Capire le limitazioni del modello
Questo è il punto più importante. Se cominci a usare tool ICM o a parlare con altri giocatori, spesso tutti i calcoli e i ragionamenti si limiteranno alla prossima mano, come se il torneo finisse lì.
Hanno una limitata capacità di calcolare le situazioni future, quindi molte opinioni, molti calcoli, saranno più tight di quello che è necessario in alcune situazioni. Non considerano il fatto che se vinci il pot hai buone probabilità di finire in top 3 ad esempio, invece di foldare e chiudere 8°.
Le considerazioni sul futuro del torneo sono molto intuitive e bisogna analizzarle al momento.