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il 30 Mar 2021

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Ci siamo fatti raccontare da Nicolò Serlenga il deal assurdo della prima notte SCOOP

Ci siamo fatti raccontare da Nicolò Serlenga il deal assurdo della prima notte SCOOP

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Non sai mai cosa aspettarti dallo SCOOP.

Il campionato primaverile di poker online di PokerStars (SCOOP è l’acronimo di Spring Championship Of Online Poker) non ha fatto in tempo a iniziare che subito ci ha riservato un episodio singolare.

Al fianco della vittoria di Giancarlo ‘lingottino’ Imperati al SuperStack KO, infatti, la nottata di esordio dello SCOOP è stata segnata da un curioso episodio di cronaca: il primo evento del campionato, lo ‘Opener’ da 50€ di buy-in, si è chiuso con un deal alla pari di tutto il tavolo finale!

Proprio così, i nove finalisti hanno trovato l’accordo per dividere il montepremi alla pari nonostante le differenze di stack, lasciando duemila euro in palio per il vincitore.

Curiosi di saperne di più abbiamo pingato Nicolò ‘WhyAlwaysMe’ Serlenga che era presente al deal e ha poi chiuso il torneo in ottava posizione.

 

Perchè un regular come Nicolò ha sottoscritto un deal a nove

Di solito gli specialisti come Nicolò sentono di avere edge sul field e sono poco inclini ai deal. In quel momento, però, per lo spezino era la scelta più vantaggiosa.

“Ero il più short con uno stack di 11bb, se fossi uscito nono avrei preso più o meno 1.000€. Quando il chipleader propone il deal alla pari, il mio stack per ICM aveva un valore intorno ai 4 mila euro, ne avrei presi 6.400€ con la possibilità dei duemila euro extra per la vittoria del torneo. Mi stava dando molti più soldi di quanti da ICM mi dovevano spettare. Con un altro stack non avrei accettato, con 11bb mi sembrava la soluzione a valore atteso più alto.”

 

La proposta indecente

Per vedere la dinamica che ha portato a questo strano deal abbiamo aperto il replay del torneo: il tavolo finale era appena iniziato e in chat due giocatori si erano scambiati i good luck del caso.

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Altri quattro giocatori grossomodo avevano lo stesso stack di Serlenga, poi c’erano un player con 20bb, uno con 27bb e il chipleader che a un certo punto lancia la proposta indecente, ‘grandinera27’, con uno stack di 40bb e un avversario a una manciata di chips di distanza:

“origin86” dà per scontato che “grandinera27” non stia proponendo una divisione alla pari del montepremi, “AA-GIANLU-AA” invece fiuta l’occasione e si intrufola.

Prima di riuscire a perfezionare il deal i nove giocatori faranno più tentativi. Alla fine però la divisione alla pari è sancita e restano duemila euro per il vincitore, che è proprio ‘grandinera27’ che aveva proposto il deal: alla fine incassa 8.400€, 700€ meno di quanto sarebbe spettato al terzo classificato del torneo secondo il payout pre-deal.

 

La proposta del chipleader ha una sua logica?

Diciamo che per chi gli short stack presenti al tavolo la proposta del chipleader aveva una bella logica economica. Da un punto di vista monetario, infatti, “grandinera27” ha regalato $EV agli avversari.

Probabilmente in questa condotta del giocatore ha pesato anche l’ora tarda.

“A mio avviso la proposta del chipleader è stata una follia pura – dice Serlenga – con quegli stack non poteva mai fare ultimo, al limite avrebbe potuto rivalutare dopo che erano usciti tre o quattro avversari. Era un occasionale e si vedeva. Per me è stato vantaggioso, anche se il field non era tosto la struttura era collassata e con quello stack non potevo far valere l’edge. Se avessi avuto anche 20bb credo che non avrei deciso di dealare alla pari. Il deal più grande che ho sottoscritto prima di ieri notte è stato un accordo a quattro a un Sunday Special”

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