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Parx Casino Philadelphia: una mano complessa con due avversari
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A volte, nei piatti multiway, le scelte da fare non sono sempre le più semplici. E questo perché le variabili da tener presente sono molto più elevate rispetto ad una mano giocata in heads-up.
Pertanto, vi sono alcuni spot che diventano veramente interessanti: come quello capitato ad un giocatore ad una partita cash game disputata recentemente nel New Jersey.
Le insidie del 3-way
E’ il gennaio 2021, e nonostante numerose restrizioni dovute al covid, si gioca regolarmente al Parx Casino di Philadelphia, New Jersey.
La partita in questione è un No Limit 10-10$, e il protagonista di questa mano (tale Doug) ha uno stack di 2.500$ e siede sul bottone.
In questa mano, foldano tutti sino a Doug, che sul bottone spilla Q Q e apre il gioco a 50$. Lo small blind (il cui stack è di 3.000$) 3betta a 230$, il big blind (stack 2.000$) chiama, e Doug sceglie di fare call e giocare la mano in posizione. Non vi è particolare history tra i tre.
Flop (pot 690$)
9 8 2
Small blind esce a 230$, big blind chiama, così come Doug.
Turn (pot 1.380$)
2
Small blind stavolta punta 400$; big blind fa call, e Doug chiama ancora.
River (pot 2.580$)
A
Small blind fa check, big blind esce a 850$.
Doug si chiude nei ragionamenti e nelle considerazioni. L’asso lo aiuta o lo danneggia? Che range attribuire allo small blind che ha puntato su tutte le strade? Ma soprattutto, cosa dare al big blind?
Quali sono le opzioni ora, con un giocatore dietro? Chiamare, rilanciare o foldare?
Quale è stata la scelta di Doug ?
Dopo aver pensato a lungo, Doug ha scelto di foldare. La parola è tornata allo small-blind, che dopo altrettanta riflessione ha fatto call.
Allo showdown, il big blind ha mostrato un K 10 per un bluff totale, lo small blind invece aveva J J e ha vinto il piatto. Doug, chiamando, avrebbe vinto un piatto gigantesco.