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Quando foldare il punto migliore ti spiana la strada per la vittoria: Jason Koon alla PokerGo Cup
La strada per la vittoria di un torneo di poker è fatta di incroci pericolosi, belle giocate ma anche grandi fold.
Dover mettere sotto la mano migliore su un big bluff può esser visto come una sconfitta: ma a volte è solo chinando la testa nella singola battaglia (la mano) che si arriva a vincere la “guerra” (il torneo).
Ne ha dato una dimostrazione Jason Koon all’evento numero 6 della PokerGo Cup che ha visto il ritorno alla vittoria live di Daniel Negreanu.
Quando il torneo da 25 mila dollari di buy-in era a cinque left, lo statunitense ha foldato la mano migliore sulla azione aggressiva del chipleader del torneo.
Un fold che al di là dello scorno momentaneo di Koon ha evidentemente portato i suoi frutti, visto che Koon ha poi messo le mani sul torneo. Vediamo subito.
La mano
5 left all’evento 6 della PokerGo Cup, 25.000$ NLHE. Il payout è bello verticale: la quinta posizione paga 72 mila dollari, la vittoria 324 mila.
Su blinds 10.000-20.000 ante 20.000, Riordan è chipleader con uno stack di 1,690 milioni, Jason Koon e Cary Katz seguono appaiati a 1,15 milioni, ci sono poi l’indiano Agarwal con 575.000 chips e Sean Winters con 350.000.
In unopened Koon apre AQ
40.000 da bottone, alla sua sinistra il chipleader Riordan 3betta 160.000 con K
T
, Koon chiama.
Flop J3
T
, Riordan bet 90.000, Koon chiama.
Turn Q, con 540k nel pot Riordan punta 900k.
Cosa ha detto Koon prima di foldare
Sulla overbet di Riordan, Koon entra in the tank. I primi venti secondi li passa a ripetere ‘Oh my God’ finché la dealer lo avvisa che mancano dieci secondi alla scadenza del tempo. Koon mette sul tavolo una time extension e ragiona a voce alta sulla mano:
“Come posso metterle dentro se punta due volte il pot… Ma potresti avere un re di quadri con dieci-jack-donna” si chiede indovinando la combo in mano all’avversario.
“Non mi sembravi troppo sicuro di quello che facevi ma ciò non significa che tu abbia una mano che non ti piace – prosegue.
Alla fine, dopo aver esaurito le time extension a sua disposizione, Koon folda. Riordan butta le carte nel muck senza mostrarle:
“E’ stata una bella bet specialmente se volevi bluffare – gli fa Koon – perché io avevo una mano davvero enorme”.
La decisione di non giocarsi tutto lo stack in questo spot, come detto, ha portato i suoi frutti: alla fine Koon è andato a vincere il torneo mentre Riordan ha chiuso in terza posizione.