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Il Rio di Las Vegas assume dealer per le WSOP 2021 ma il vero problema sono le frontiere chiuse
Come ormai sappiamo, le WSOP sono più che pronte per tornare sulla scena live dal 30 settembre al 22 novembre dopo l’anno di chiusura forzata in cui si erano trasferite online.
Con la fame di live dei giocatori di tutto il mondo, c’è già stata qualche previsione che parla di numeri da record. D’altro canto anche alcuni tornei del palinsesto, come il The Reunion da $500 e $5.000.000 garantiti, si aspettano presenze davvero importanti.
Anche il Casinò Rio (che probabilmente ospiterà le WSOP per l’ultima volta quest’anno) si sta preparando a questa grande affluenza prevista, e sta cercando personale per lavorare tra i tavoli delle World Series. Che sia una conferma per queste aspettative?
Nel dettaglio ci sono sei posizioni aperte per il periodo delle World Series Of Poker tra gli annunci di lavoro della Caesars Entertainment:
- Poker Dealer
- Poker Floor Supervisors/Managers
- Tournament Clerk
- Cage / Caesars Rewards Supervisor
- Cage Cashier / Caesars
- AML Clerk
A queste si aggiunge una ricerca di blogger/reporter live per l’evento da parte di PokerNews, il media partner ufficiale delle World Series che garantirà blog e report in tempo reale.
Se però state sperando di unire la vostra passione per il poker a quella per la scrittura e volare a Las Vegas, la brutta notizia è che tra i requisiti è necessario essere residenti negli Stati Uniti.
Per le posizioni aperte dalla Caesars invece, fatta eccezione per gli eventuali ostacoli burocratici del lavorare in USA, non ci sono espliciti requisiti, anche se parlare un inglese fluente è necessario per forza di cose.
Non secondario però il problema degli spostamenti tra Europa e Stati Uniti, che sta cominciando a preoccupare anche i poker players in vista delle WSOP.
Al momento gli USA stanno mantenendo il blocco totale di ingresso da parte dei cittadini dell’Unione Europea ed anche per i britannici, salvo rare eccezioni che non contemplano né turismo né poker.
Anche se la vasta maggioranza di giocatori alle World Series è americana, i paesi europei hanno sempre fatto la loro parte. È difficile immaginare un’edizione da record con queste limitazioni, ma se tutto si sta preparando a numeri da paura le possibilità sono due: o il ban americano cadrà per tempo, o l’organizzazione delle WSOP dovrà fare retro-front sulle sue aspettative…