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Marcel Luske, storia di un olandese volante: biografia e cosa fa oggi
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Fino ai primi anni 2000, il Texas Hold’em ad alti livelli è stato grossomodo una esclusività americana e dei paesi orientali.
Inizialmente, senza internet, risultava faticoso per i giocatori europei inserirsi all’interno di un contesto costoso e competitivo come quello di Las Vegas: vi sono state solo alcune eccezioni, come Mortensen, Hansen o Marcel Luske. Ed è di quest’ultimo che oggi parleremo: l’olandese volante, infatti, è stato uno dei primi Europei ad imporsi sul piano pokeristico internazionale. Dopo una vita piuttosto singolare.
Marcel, l’olandese volante
Marcel Luske nasce ad Amsterdam il 23 marzo 1953. Suo padre era un macellaio di professione e un pugile per diletto, tanto da chiamare il suo primogenito “Marcel” esattamente come il suo pugile francese preferito, tale Marcel Cerdan. Marcel è cresciuto nei Paesi Bassi, e a lungo coltiva il sogno di diventare cantante, senza però riuscire ad ottenere risultati significativi.
Dopo la scuola, trova lavoro a L’Aia, trovando occupazione presso gli uffici doganali. Qualche tempo dopo, cambia radicalmente attività e passa a lavorare in una discoteca, e inizia ad accantonare denaro con l’obiettivo di aprire un bar nella zona centrale di Amsterdam. Ci riesce, ed è proprio lì che – con fratelli ed amici – prende contatto per la prima volta con i giochi di carte, dal momento che da lui si gioca a five card stud. Gli affari vanno bene, e la passione per le carte aumenta di settimana in settimana, così Marcel decide di aprire una sorta di club pokeristico ad Anversa, in Belgio.
Marcel inizia a fare spola tra il suo bar e il suo club, dove gioca spesso e ottiene ottimi risultati, dimostrando di essere portato per le varianti del poker. Sono proprio gli avventori del club che, vista la sua abilità, lo convincono ad iscriversi ad un torneo da $1,000 a Praga, nel gennaio 2001. Ed in effetti il risultato arriva subito: Marcel vince e si porta a casa un bottino di $ 40.000 , capendo di poter diventare un professionista.Inizia così a volare di città in città per giocare a poker, guadagnandosi il soprannome di “The Flying Dutchman“.
Quanti risultati!
Quel 2001, per Marcel, diventa indimenticabile. Dopo la vittoria di Praga si iscrive freneticamente a tutti i tornei d’Europa: tra Francia, Inghilterra, Austria, Olanda e Finlandia Marcel coglie un numero spropositato di vittorie (pur su field contenuti) e di tavoli finali, dimostrando di saperci fare anche ad Omaha (memorabile, in questo senso, la vittoria a marzo 2001 a Londra di un torneo da 500£ che gli frutta un incasso di oltre 50 mila dollari).
La sua abilità non passa inosservata, così viene nominato “Pokerista europeo dell’anno” per il 2001, riconoscimento che peraltro bisserà nel 2003.
Ed è proprio nel 2003 che l’olandese vola negli USA, per cimentarsi per la prima volta nelle WSOP. Al suo primo Main Event, Luske coglie un 14esimo posto, nell’anno in cui sarà Moneymaker a trionfare.
L’anno successivo (dopo mesi e mesi di risultati in giro per il globo), altro Main Event e altro risultato significativo, con un decimo posto nell’edizione che sarà vinta da Greg Raymer.
Una carriera clamorosa
Pur non riuscendo mai a vincere un braccialetto WSOP, un torneo EPT o uno WPT, Marcel Luske colleziona decine e decine di final table e centinaia di risultati ITM, dimostrando di essere uno dei giocatori – dal punto di vista torneistico – più completi e costanti del mondo.
Il suo carattere simpatico e scanzonato, con battute frequenti al tavolo e fuori, lo porta ad essere un personaggio estremamente gradito dal pubblico, europeo e non: questo lo porta ad avere una carriera parallela televisiva sempre orientata al mondo pokeristico. All’inizio del 2007, infatti, Luske produce uno show televisivo chiamato “Veronica Poker” in compagnia del collega professionista del poker Noah Boeken, in cui alle celebrità olandesi è stato insegnato a giocare a poker.
Marcel Luske oggi
Oggi Marcel vive ad Amsterdam, e fino all’epoca covid ha continuato a girare il mondo in cerca di tornei. Qualche anno fa ha fondato la Federation Internationale de Poker Association (FIDPA) con la poker pro americana Michelle Lau per promuovere l’equità e l’uniformità dei tornei in tutto il mondo, divenuto un punto di riferimento per regole e innovazione dei tornei di tutto il pianeta.
Da vent’anni a questa parte, continua ad essere riconoscibile ai tavoli per gli occhiali da sole capovolti e le frequenti risate che lo accompagnano.