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La strategia fondamentale per vincere i Satelliti di Dara O Kearney
Se dovessimo nominare un’autorità in fatto di satelliti poker, questo sarebbe sicuramente Dara O’Kearney.
Il professionista irlandese è noto in particolare per aver vinto oltre mezzo milione di dollari in satelliti online, e per aver pubblicato il libro Poker Satellite Strategy con la collaborazione di Barry Carter (di cui abbiamo già raccontato i consigli per i sat in questo articolo).
In un video pubblicato sul canale YouTube di CardsChat, Dara regala consigli utilissimi per vincere nei tornei di qualificazione, partendo dalla differenza base da un torneo normale: “Non ci interessa vincere tutte le chips che ci sono in gioco, ci basta arrivare a premi per vincere il ticket”.
Partendo da queste fondamenta, O’Kearney ha teorizzato le Chance Of Cashing, ovvero le possibilità di arrivare a premi, e spiega come e quando dovremmo considerarle per capire quando è il caso di chiamare un all in.
Le chance of cashing in bolla di un satellite
Partiamo dalla parte un po’ più complicata, ovvero il calcolo delle COC a ridosso dei premi. In un esempio semplice, con 9 ticket in palio e 10 giocatori al tavolo pari stack, le Chance of Cashing saranno di 0,9, ovvero ogni giocatore avrà il 90% di probabilità di aggiudicarsi un premio.
Questa considerazione, spiega Dara O’Kearney, si traduce nella necessità di avere un’equity minima del 90% per chiamare l’all in di un altro giocatore, perché stiamo rischiando un -90% di possibilità di vincere un ticket in cambio di un +10% in caso di vittoria.
Quando gli scenari si fanno un po’ più complessi, O’Kearney mette in gioco quella che chiama “gorilla maths“, un sistema di calcolo semplificato per fare scelte vicine a quelle ottimali.
Pensiamo a un 3 left con due ticket a montepremi, e questa è la situazione al tavolo:
Player 1: 50bb
Player 2: 10bb
Player 3: 10bb
Pensiamo prima di tutto a quante probabilità abbia ogni giocatore di uscire in piena bolla (Chance Of Bubbling): il giocatore 1 avrà 1/5 delle possibilità degli altri due di uscire in terza posizione.
L’equazione che ne risulta è 5x + 5x +1x = 1 (un unico giocatore uscirà in bolla) quindi 11x = 1 -> x=9%. La possibilità di andare a premio sarà 100% meno la probabilità di uscire in bolla:
Player 1: 50bb – COB 9% – COC 91%
Player 2: 10bb – COB 45,5% – COC 54,5%
Player 3: 10bb – COB 45,5% – COC 54,5%
O’Kearney fa notare come la somma delle Chance Of Cashing sia del 200% perché ci sono due posizioni a premio.
I risultati sono incredibilmente vicini a quelli dell’ICM, meno precisi ma più veloci da calcolare anche in game “Questo metodo tende a sottostimare le chance del chipleader e sopravvalutare quelle degli shortstack”
Player 1: ICM 95,24
Player 2: ICM 52,38
Player 3: ICM 52,38
Per solidificare il concetto, Dara propone un altro esempio dove il Player 3 ha solo 5bb. In questo caso Player 2 avrà la metà delle possibilità di uscire in bolla, e Player 1 solo un decimo. Il calcolo allora sarà 1x + 5x + 10x = 16x -> x=6,25%
Player 1: 50bb – COB 6% – COC 94% – ICM 97,32%
Player 2: 10bb – COB 31% – COC 69% – ICM 67,95%
Player 3: 5bb – COB 63% – COC 37% – ICM 34,73%
Usare le chance of cashing per chiamare un all in
Short contro chipleader
Torniamo all’esempio di due giocatori con 10bb e un chipleader con 50bb. Di quale equity ha bisogno uno dei corti per chiamare l’all in del chipleader?
Per rispondere bisogna considerare le situazioni che si creano in caso di vittoria e di sconfitta. Nel secondo caso ovviamente gli altri due andranno a 100% di Chance Of Cashing e noi a 0%, mentre in caso di vittoria la situazione si presenterà così:
Player 1 (40bb) – COB 14%, COC 86%
Player 2 (20bb) – COB 29%, COC 71%
Player 3 (10bb) – COB 57%, COC 43%
In altri termini stiamo rischiando il 54,5% di possibilità di vincere per guadagnarne un +16,5%.
Per trovare l’equity minima necessaria per chiamare dovremo calcolare la probabilità p di vittoria e la probabilità 100-p di sconfitta che portino al break even, ovvero che soddisfino l’equazione 16,5×p = 54,5×(100-p). Semplificando: 1 – [16,5% / (16,5% + 54,5%)] = 76%, un range che va da coppia di 10 fino a coppia d’assi. Nemmeno A-K!
Short contro pari stack
Aggiungiamo a questo calcolo un dettaglio rilevante, ovvero la presenza dei blind. Se pensiamo a uno scenario in cui Player 2 va all in da SB e Player 3 deve decidere se chiamare da BB, allora dobbiamo prendere in considerazione la situazione che si verrebbe a creare in caso di fold.
Player 1 (50bb) – COB 9%, COC 91%
Player 2 (11bb) – COB 39%, COC 61%
Player 3 (9bb) – COB 52%, COC 48%
In questo caso se Player 3 chiama e vince, guadagna il 52% di equity, se chiama e viene sconfitto, perde il 48% di equity.
Questa è l’unica situazione che viene in mente a O’Kearney in cui l’ICM praticamente crolla, ed è corretto chiamare con un range più ampio di quello consigliato dalla cEV.
In questo caso infatti hai bisogno di meno del 50% di equity per chiamare.
Le Chance Of Cashing in early stage dei satelliti
Nelle prime fasi di un torneo satellite invece il calcolo si fa più approssimativo e semplice: le Chance Of Cashing corrispondono al nostro stack diviso per l’average stack della zona a premi.
In poche parole, se in un torneo con stack di partenza 10.000 va a premi il 10% dei giocatori, l’average stack della zona a premi sarà 100.000. Se avessimo uno stack di 80.000 quindi, il nostro COC sarebbe 80.000/100.000 = 0,8.
È fondamentale notare che questo calcolo sarà sempre limitato a 1 come tetto massimo: infatti non farà differenza superare lo scoppio della bolla con uno stack di 9 volte l’average, perché vinceremo sempre e solo un unico ticket, i nostri guadagni non saranno proporzionali alla grandezza dello stack.
Quindi, con 80.000 chips dobbiamo decidere se chiamare un all in di 50.000, come si fa?
Sappiamo che in caso di perdita perderemmo 0,5 di Chance Of Cashing, mentre in caso di vittoria arriveremmo al tetto di 1, quindi effettivamente guadagneremmo solo lo 0,2.
In questi termini possiamo capire che giocare un coinflip qui diventa controproducente, perché le nostre pot odds reali non saranno di 1:1 ma di 2:5 (guadagno contro rischio), e avremo bisogno almeno del 72% di equity per fare un call profittevole.