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Daniel Negreanu sui live tell: La nuova generazione migliore della vecchia scuola
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Nell’eterna sfida tra le vecchie glorie del poker e le nuove leve, la capacità di interpretare i segnali del corpo è sempre stata uno dei vanti dei giocatori della vecchia scuola, ma Daniel Negreanu, uno dei pochi player trasversali su entrambe le generazioni, a sorpresa si rivela in totale disaccordo.
In uno dei suoi ultimi cinguettii su Twitter, DNegs vola controcorrente nel discorso tell, dicendo di aver notato nella nuova generazione un’abilità forse superiore nella lettura del linguaggio del corpo.
There is a misconception that “old school” players are better at reading live tells than the current generation.
It is not true.
In fact, it’s quite the opposite at the highest levels.
— Daniel Negreanu (@RealKidPoker) September 18, 2021
“C’è l’idea sbagliata che i giocatori ‘vecchia scuola’ siano migliori a leggere i live tell rispetto alla generazione di oggi.
Non è vero.
In effetti, è abbastanza il contrario ai livelli più alti”
Daniel è uno dei pochi giocatori che da decenni continua a far parte dell’olimpo del poker, e continua a studiare e aggiornarsi per migliorare costantemente le sue abilità. Che si senta forese di appartenere alla nuova scuola?
Chi invece ha creato un muro tra le due generazioni pokeristiche è Phil Hellmuth, sicuro di non aver bisogno di migliorare per affrontare i giocatori di oggi, forte proprio della sua abilità nella “soul read“. Infatti è proprio di The Poker Brat uno dei primi commenti contrari al parere di Danielino:
PH: “😂😂 tu ‘SAI che è vero’? Come ‘SAI’ un sacco di altre cose?”
DN: “Io ho sperimentato di persona, giocando dalla fine dei ’90 ad oggi, e basandomi slla mia esperienza, che è mia, assolutamente sì. Tu non giochi contro di loro, quindi non hai la stessa esperienza ovviamente”
Tra le altre leggende scese in campo tra i commenti c’è anche Patrik Antonius che non si dimostra molto convinto:
“Una dichiarazione forte, e dipende ovviamente dal giocatore. Io non vedo molte nuove stelle fare giocate forti basandosi sulle loro read. Quando la tua mente sta pensando in maniera davvero matematica è difficile sovrascrivere la tua strategia in una mano basandosi su una read”
Arrivano commenti sarcastici invece da Mike ‘Timex’ McDonald e Landon Tice. Il primo insinua che è proprio la dichiarazione che ci si aspetterebbe da chi è molto migliore a leggere i tell rispetto alle nuove leve, il secondo propone l’idea che la nuova scuola abbia… il Solver di emozioni!
Se siete curiosi di sapere a chi si riferisse Negreanu in questo tweet, Martin Jacobson corre in vostro soccorso, chiedendo chi abbia impressionato Daniel al punto da fargli scrivere questa riflessione.
La risposta di Negreanu: “Me ne vengono molti in mente, ma di sicuro Jake Schindler e Ali Imsirovic.”