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WSOP 2021, il personaggio: Dylan Linde, il prof dei Mixed Games da $6 milioni vinti online
Dylan Linde è uno dei giocatori più forti e sottovalutati nella storia recente delle WSOP. Solo dopo una lunga rincorsa iniziata nel 2008, con 85 in the money a Las Vegas alle World Series, è riuscito oggi a vincere il primo braccialetto in carriera.
Sembrava una maledizione per lui, ma il tabù è caduto nell’event 21, il Mixed Omaha da $1.500. Il player statunitense è già al quarto ITM nelle WSOP 2021, con una deep run nell’Omaha Hi-lo Championship (12esimo).
I Mixed Games sono la specialità della casa del player, nato nella cittadina da 50mila anime del Coeur d’Alene, capoluogo della contea di Kootenai nello Stato dell’Idaho (USA).
Dyland Linde: il grinder da 6 milioni di dollari vinti online
Nota anche come la città del lago, si trova al confine con il Canada e prende il nome dalla tribù nativa del posto. Un posto tranquillo, immerso nella natura ed ideale per grindare, almeno fino al 2011, quando il Black Friday ha interrotto i sogni di gloria di molti players statunitensi, compresi quelli di un dei giocatori più talentuosi di Full Tilt (nick InvisibleEnigma). Al tempo giocava soprattutto NLHE.
Negli ultimi anni Linde si è trasferito al di là del confine, a Vancouver, per continuare a giocare online, dove solo negli MTT ha vinto qualcosa come 4,2 milioni di dollari su Pokerstars. Sono oltre 6 milioni le vincite lorde totali.
Il suo nickname “ImaLucSac” è ben conosciuto sulla piattaforma della picca rossa. Sul vecchio Full Tilt era uno dei torneisti più vincenti (1,3 milioni di dollari).
Nello SCOOP del 2017 la vittoria più importante in un high roller NLHE $1.050 per $157.420: il ragazzo è molto forte nell’hold’em ma la sua vera specialità sono le varianti.
Il professore dei Mixed Games
La sua partita preferita nel cash game è la 20$/40$ 8 Game. Lo si può considerare una sorta di professore nei giochi misti, non ha caso è uno dei coach di Run It Once, nel team di Phil Galfond, mister PLO.
Nel 2019 ha scritto “Mastering Mixed Games” con la prefazione di Phil Hellmuth. Nel libro si trovano le regole e la strategia di base per ogni variante ma anche dei concetti più avanzati.
La vittoria del primo braccialetto: “temevo la fase short handed del torneo”
Come tutti gli uomini del nord è duro ad arrendersi e c’è voluta molta determinazione per strappare il primo braccialetto dopo un day 3 infinito. Ma non poteva lasciarsi perdere questa grande occasione.
“È fantastico”, ha detto Linde in un’intervista post-vittoria ai microfoni di PokerNews. “Finalmente! Vincere un braccialetto è bello, ma farlo nei Mixed Games è unico per me.”
Linde ha un background a tutto tondo nel no-limit hold’em e questo particolare ha avuto un ruolo non trascurabile nell’adattarsi al gioco short-handed verso la fine del torneo. “Ho giocato molti Mixed games negli ultimi anni, ma non ho mai giocato così tanto heads-up o short-handed. Ero un po’ preoccupato per la mia prestazione, quindi è stato bello non solo giocare e vincere, ma anche sentirmi sicuro del mio gioco mentre lo facevo”.
Linde è convinto che questa vittoria sia frutto della sua esperienza e preparazione tecnica: “Molto dello studio che ho fatto nel no-limit mi ha aiutato molto nel modo in cui ho giocato rispetto all’ICM. Ho usato il pot control con alcuni avversari che mi coprivano e ho provato a giocare pot contro avversari con lo scopo di metterli sotto pressione”.
Linde ha un programma molto ambizioso per queste WSOP e non si accontenterà della vittoria nel primo torneo (un paradosso) della sua lunga carriera ed esperienza al Rio. Preparatevi perché lo rivedremo tra i protagonisti.
Photo courtesy of Pokernews