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La mano che ha illuso Justin Bonomo al testa a testa del 50k HR WSOP
Per alcuni il testa a testa è la forma più pura di poker, quella dove la componente psicologica è preponderante.
Ma in un gioco come il poker non c’è mai da stare sicuri: anche quando riesci a passare in vantaggio di chips, la sorpresa può essere sempre dietro l’angolo.
Lo vediamo in questa mano che ha visto scontrarsi Justin Bonomo e Michael Addamo al testa a testa conclusivo del 50k High Roller WSOP in cui il nostro Mustapha Kanit ha chiuso in ottava posizione.
Il miracolo al day1
Iniziamo col dire che il percorso di Justin Bonomo nel torneo è stato molto accidentato, in particolare durante il day1.
Nella prima giornata del torneo il secondo giocatore più vincente di sempre è rimasto con un bb di stack a seguito di una mano contro David Peters. Poi ha trovato in rapida successione un triple up prima (vincendo con A2 anche contro AK) e un quadruple up poi (con 54 floppa trips) che lo hanno rimesso in carreggiata.
Alla luce di ciò, l’approdo al testa a testa conclusivo di Bonomo è un piccolo miracolo pokeristico.
Lo spot
L’heads-up è iniziato da poco, diciannovesimo livello di gioco, blinds 80.000-160.000 con bb ante.
Con 11,5 milioni di stack Bonomo completa da bottone e poi chiama il raise a 800.000 di Addamo, che lo copre di un milione di chips circa.
Flop 554, Addamo prosegue 440.000, call.
Turn T Addamo check, Bonomo bet 750.000, call.
River 6 Addamo check, Bonomo spara due milioni di bet, Addamo decide di chiamare.
Alla vista del T8 di Bonomo l’australiano getta il suo A9 nel mucchio.
Grazie a questa mano Bonomo sorpassa Addamo e per la prima volta dall’inizio del testa a testa si trova in vantaggio sull’avversario.
Asso alta standard
Per quanto a dei giocatori alle prime armi il call di Addamo con asso carta alta potrebbe sembrare avventato, in una dinamica di testa a testa è davvero quasi standard.
Dopo la action tra flop e turn, al river il fortissimo player australiano deve decidere se chiamare la half pot bet di Bonomo. In mezzo al piatto ci sono 5.980.000 chips, per pot odds il call da due milioni ha dunque un punto di break-even del 25%.
Evidentemente, al momento di chiamare, Addamo ha valutato di essere buono con asso carta alta più spesso di una volta su quattro. Come detto, grazie a questa mano Bonomo passa in vantaggio di chips , ma col senno di poi si rivelerà solo un fuoco di paglia.
Con alcune piccole mani Addamo riporta gli stack in equilibrio prima di 3bet-chiamare con KJ il 4bet push di 70bb di Bonomo, che gira T9.
Lo showdown è di quelli emozionanti: il flop QJT mantiene gli equilibri, il turn T vede il sorpasso di Bonomo prima del A river del controsorpasso che chiude il torneo!
Crediti immagine: Danny Maxwell / PokerNews