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Cash game 1/3: come capire se siamo davanti ad un bluff
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Capire quando l’avversario è in bluff e quando invece punta per valore, può davvero fare tutta la differenza del mondo nel bilancio di un giocatore di Texas Hold’em. Infatti, il sapere quali siano le abitudini degli avversari al tavolo spesso determina come un giocatore risulti essere complessivamente vincente o perdente.
Chi ha dovuto tentare di capirlo, in questo caso, è stato John, autore di una mano all’1$-3$ No Limit.
Bluff o valore?
Siamo al Commerce Casino di Los Angeles, sono gli ultimi giorni di novembre e si sta disputando una partita cash game a limiti 1$-3$. A questo tavolo, definito “estremamente loose”, tutti i giocatori hanno effettuato un buy-in piuttosto profondo, avendo tutti almeno 1.000$ davanti. Questo fa sì che la partita, più che 1$-3$, sia molto più simile ad una 5$-5$.
In questa mano, il giocatore in UTG apre a 15$, con il giocatore sul cutoff che opta per una 3bet a 50$. John, il protagonista della nostra mano, siede sul big blind con uno stack di circa 1.300$ e spilla 8 8, e si trova già nella difficile situazione di dover decidere se chiamare, rilanciare o passare una pocket pair in un piatto 3bettato. Alla fine, opta per il call. Il giocatore in UTG, fortunatamente, passa. Lo stack del cutoff è molto simile a quello di John.
Si va quindi in due al flop (pot 116$):
Q J 8
Board tutto di cuori, in cui John centra il bottom-set e decide di fare check. Il cutoff punta 60$, e John opta per il call.
Turn (pot 236$):
3
Check ancora di John, indeciso a metà se fare (in caso di puntata avversaria) check-call o check-raise. L’avversario, invece, fa check.
River (pot 236$):
K
John punta per valore, 125$. Sorprendentemente, l’avversario va in all-in per 1.200$.
Mossa ultra strana, che mette John in un mare di pensieri. Bluff o valore?
Con cosa fa all-in l’avversario? Quali sono le mani di valore che in effetti pushano? L’overbet, del resto, è piuttosto sospetta e può prestarsi alla duplice interpretazione del bluff o della “puntata esagerata che vuole sembrare un bluff”.
Da non dimenticare, poi, la puntata avversaria al flop, seguita però dal suo check al turn.
In base a queste valutazioni, cosa fareste al posto di John?
La scelta di John
Dopo una certa quantità di considerazioni, John non se l’è sentita di chiamare e ha foldato la sua mano. L’avversario ha mostrato solo un A, gettando nel mucchio l’altra carta.
Più tardi, a voce, dirà di aver avuto anche il K. Non sappiamo se sia vero, ma nel caso ha fatto foldare la mano migliore.
Nei panni di John, avreste foldato o avreste trovato il coraggio di chiamare?
Photo Courtesy of Pokernews