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PCA 2012: Liu vs Julius, valore che sa di bluff
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Fare o subire dei bluff, nel poker, è parte del gioco. Può capitare di trovarsi da una parte o dall’altra, ovvero di essere colui che li allestisce o colui che li subisce. Non c’è nulla di male, poi, quando a fronte di un bluff si fa una scelta sbagliata.
In TV, però, molti giocatori accusano particolarmente la situazione, e ci pensano due volte prima di farsi bluffare in diretta internazionale: vediamo quanto successo al PCA 2012 alle Bahamas.
Che coraggio al river!
E’ il gennaio del 2012, e siamo alle battute conclusive del PokerStars Caribbean Adventure Main Event, torneo dal buy-in di 10.300$. Dei 1072 partecipanti iniziali, siamo infatti rimasti in nove: è appena iniziato il Final Table che incoronerà il vincitore e conferirà il primo premio di oltre 1,7 milioni di dollari. Chi uscirà nono, invece, dovrà consolarsi con “soli” 100.000$.
I bui sono 60.000-120.000, e da middle position la canadese Xuan Liu spilla 4 4 e con uno stack di 5,7 milioni rilancia a 240.000 . Dietro di lei siede Kyle Julius, che alza Q Q e con 5 milioni opta per fare solo call.
Foldano tutti e si va al flop.
9 7 K
Liu va in c-bet per 325.000 . Julius, col K sul board, non può far altro che limitarsi al call.
Turn:
3
Doppio check.
River:
8
Check della Liu, che sembra aprire la porta ad una puntata per valore del suo avversario. Julius, infatti, punta 420.000 .
La parola torna a Liu, che senza perdersi d’animo, rilancia istantaneamente a 1.550.000! La manovra manda Julius “in the tank”. L’americano ci pensa su, poi annuncia il call vincente.
Grande chiamata, quella di Julius, ed è da capire in che momento della mano abbia capito che quello della Liu era in effetti un bluff. Secondo noi, in un momento preciso: supponiamo che Liu avesse un punto veramente forte, come un colore o un set. Difficilmente avrebbe fatto check sia al turn che al river, potenzialmente perdendo due strade di valore. Sarebbe forse stato più credibile se avesse puntato al turn e check-raisato al river.
In ogni caso, dati i (tanti) soldi in palio, davvero un bel call quello di Julius, che probabilmente è stato anche aiutato dalle tante ore passate al tavolo con l’aggressiva avversaria canadese.