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Poker live: Joe Cada ed un fold incredibile
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Una delle doti principali di un giocatore di successo, nel poker, è quella di saper sorprendere l’avversario con decisioni e linee particolarmente insolite. Oppure, di fare continuamente le scelte corrette, anche se in qualche occasione portano ad una sconfitta.
Infatti, anche un fold – molte volte – può essere equiparato ad un ricco piatto vinto, se si rivela corretto. Viceversa, se sbagliato, l’errore può essere ritenuto ancor più grave.
Ne sa qualcosa l’ex campione del mondo Joe Cada.
Scala al flop.. buona o meno?
Siamo al Big Game di PokerStars, show televisivo in cui si confrontano alcuni campioni del poker mondiale unitamente ad un neofita sponsorizzato dalla Poker Room. La partita è un cash game high stakes, con bui 200$-400$ con ante 100$ per tutti, pot limit preflop e no limit postflop.
In questa mano, ci sono una serie di limp a 400$. Sul big blind, il loose cannon Fishman (con uno stack di circa 50.000$) squeeza a 3.400 con A J. Chiamano David Williams con 2 2 (stack 60.000$), Phil Laak con K 5 e Joe Cada con 3 4 (stack 80.000$).
Flop per quattro (pot 15.000$)
A 2 5
Board scoppiettante a dir poco: top pair e quattro quinti di colore per Fishman, set per Williams e scala floppata per Cada.
Fishman fa check, Williams esce a 12.000$. Laak folda, parola a Cada che opta per il solo call. Anche Fishman chiama soltanto.
Turn per tre (pot 51.000$)
K
Fishman check, Williams all-in per 47.000$. La parola torna a Cada, che si immerge nei pensieri. L’americano pensa tantissimo… e folda la scala! Fishman, dietro di lui, passa dopo pochi secondi.
Scelta veramente complessa, quella di Cada, che a carte viste è errata, ma a carte coperte merita quantomeno una riflessione.
Premesso che l’azione di Williams appare più che corretta (del resto, un colore floppato in un piatto multi-way avrebbe probabilmente rilanciato al flop), la decisione difficile è quella di Cada. Dalla sua prospettiva, Cada vede Williams bettare per primo in un piatto a quattro giocatori e giocarsi il resto al turn, rimasti in tre, atteggiamenti simbolo di una mano fortissima. Peraltro, la mano era originariamente plurilimpata, quindi potrebbe anche darsi che nel range di Williams rientrino anche mani di valore che lo battano (qualcosa come 7 8 ad esempio). Inoltre, c’è una piccola percentuale di possibilità che Fishman, dietro di lui (che va ricordato, è il loose cannon) abbia il nuts e abbia giocato in modo passivo per far invischiare gli altri giocatori.
Infine, con qualsiasi quadro al river sarebbe certamente spacciato, specie se dovessero trovarsi ancora in tre. Vero, c’è anche la possibilità (come in effetti è) che la sua sia la mano migliore, ma date le premesse questo errore appare meno grave di quel che in effetti è.