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Fedor Holz spiega i poker solver: Dovete capirli per imparare a usarli
I solver stanno prendendo sempre più spazio nella routine di studio del poker moderno, ma siamo sicuri di capire bene come funzionano?
Se sei un neofita di questi calcolatori GTO, li utilizzi ma temi di sbagliare approccio, oppure non ne sai proprio nulla, Fedor Holz corre in tuo soccorso.
Nella prima parte di un video pubblicato di recente sul canale YouTube della sua suola Pokercode, Fedor prova a spiegare tutto ciò che c’è da sapere sui solver, in particolare il modo in cui funzionano queste macchine e come dovremmo utilizzarle.
L’approccio di Fedor Holz con i solver
Parliamo di ciò che ho imparato dai solver. Ho lavorato con molte persone nell’ultimo anno e mezzo, e ho notato che non si riduce tutto a “mostrare una soluzione”, ma anzi è più rilevante il modo in cui impari.
Una cosa che ho realizzato è che ognuno pensa in maniera completamente differente. È una fallacia fondamentale, dare per scontato che la gente pensi in maniera simile alla tua.
L’ho capito molto di più in questo periodo lavorando con i solver e confrontandomi con altri professionisti. Avevamo punti di vista così differenti prima ancora di vedere le soluzioni.
I solver sono in circolazione da 7, 8 anni. All’inizio erano praticamente riservati ai pro, poi sono diventati più alla portata di tutti. Io ne ho visto uno per la prima volta credo nel 2015 con Dominik Nitsche.
Ero molto scettico su gran parte dei risultati. Non che pensassi fossero output sbagliati, ma non mi convinceva la ‘trasferibilità’ dalle risposte dei solver al gioco sul campo.
Guarda gli scacchi per capire cosa sia la GTO
Quello che pensavo era che la gente non capisse bene cosa fosse davvero la GTO. La GTO è l’assoluta soluzione del gioco del poker, un gioco perfetto e inexploitabile, in un ambiente di gioco dove tutti giocano in maniera perfetta e inexploitabile.
Consiglio sempre di guardare agli scacchi per capire meglio. 20 anni fa la gente guardava ai motori scacchistici e facevano schifo.
Quello che facevano era calcolare ogni singolo ramo dello sviluppo di una partita. Noiosissimo, immaginate avere 30 mosse iniziali e il computer doveva passare in rassegna tutte e 30, calcolando altre 3 o 4 mosse per ognuna di queste.
Gli umani erano migliori perché erano significativamente più veloci a dividere le opzioni migliori da quelle peggiori.
Poi la forza dei computer è aumentata, utilizzando lo stesso procedimento ma in maniera più veloce, e a quel punto è diventato più o meno forte come gli umani.
Infine è arrivata l’intelligenza artificiale, e la differenza è che può soppesare ogni ramo di sviluppo del gioco. In pratica nota che l’output di un certo percorso dopo averlo provato 10 volte non dona buoni risultati? Allora diventa meno interessante, lo valuta in maniera inferiore.
Non deve risolvere ogni volta tutti gli sviluppi possibili, impara a riconoscere quelli migliori.
È importantissimo da capire se pensiamo ai solver, perché ora siamo allo stadio precedente. Siamo dove gli scacchi erano sei o sette anni fa, e credo che accadrà la stessa cosa.
Nel poker la differenza sta nel contesto iniziale che fornisci al software, e all’epoca eravamo scarsissimi a disegnare questo ambiente.
Per questo la gente confondeva la GTO, la soluzione assoluta del gioco, con ambienti semplificati.
Quindi nel 2015 la gente semplificava le risposte a un livello in cui poteva essere d’aiuto se capivi come usare quelle informazioni in game, ma era devastante se lo usavi in qualunque contesto.
Ricorda questo: fai attenzione, quando provi a semplificare, a non tralasciare le opzioni più importanti. Dire ‘oh posso usare questa mossa in questo spot’ non aiuterà, io ti consiglio di pensare sempre.
Cerca sempre di capire, di ragionare. Il poker non è ripetere una stessa cosa, ma è riflettere, immergersi nel gioco e trovare una soluzione.