WSOP: come sarà trasformato il Bally’s in Horseshoe per l’edizione di maggio

Nella prossima edizione le World Series Of Poker tornano alle origini.

Con una mossa ad effetto la Caesars Entertainment, proprietaria dei diritti del campionato del mondo di poker, ha annunciato che in concomitanza con l’abbandono del Rio il casinò Bally’s, una delle due nuove case delle WSOP sulla Strip, diventerà un casinò Horseshoe.

Prima di approdare al Rio le World Series Of Poker avevano la loro casa proprio nel Binion’s Horseshoe, celebre casinò della zona Downtown fondato da Benny Binion che poi perse il nominativo ‘Horseshoe’ quando il marchio venne acquisito dalla Harra’s, che lo ha ceduto poi alla Caesars.

“Il brand Horseshoe è il più leggendario del mondo del gaming – ha detto a USA Today Jason Gregorec, vice presidente senior e general manager Caesars – Riuscire a portare il marchio HorseShoe nel punto più iconico di Las Vegas è l’incastro perfetto”.

I lavori

Il rinnovamento del Bally’s inizierà la prossima primavera dalla poker room e poi interesserà gli esterni, la sala casinò e le altre zone pubbliche.

Le 2.810 camere dell’albergo non saranno toccate e resteranno aperte al pubblico durante la ristrutturazione.

All’Horseshoe di Las Vegas gli ospiti troveranno un nuovo padiglione, tre nuovi ristoranti e nuove “attrazioni ed esperienze”, dice Gregorec mantenendosi sul vago, preferendo entrare nel dettaglio su quella che sarà l’atmosfera del nuovo Horseshoe sulla Strip di Las Vegas:

“Binion aveva creato un casinò per i gambler e per i giocatori, e questo era ciò che rendeva lo Horseshoe conosciuto: le odds migliori, i limiti più alti e i jackpot più grandi. Ma quando guardi agli altri casinò HorseShoe vedi che il design è sofisticato ed elegante, ma alla portata”.

Per avere una idea di come sarà la poker room basta guardare l’immagine in alto.

Il tweet di Seidel

Tra i primi a commentare il rebranding è stato Erik Seidel su Twitter.

“Il Bally’s si rinnova e diventa l’Horseshoe Las Vegas casino. Significa che non ci saranno fees nel Main Event e che torneranno i buffet gratis con gamberi e aragoste?”

I riferimenti di Seidel sono chiari e affondano nella storia del Binion’s Horseshoe. Quando il casinò di Downtown Vegas ospitava le World Series, infatti, il Main Event era senza fees: tutto poi cambiò nella edizione 2001,non senza un lungo strascico di polemiche.

Per quanto riguarda i buffet gratis con cibi luculliani, per lunghi anni sono stati uno dei tratti distintivi della offerta del casinò.

La storia dei casinò Horseshoe

L’altissima qualità dei servizi al cliente distingue ancora oggi i casinò Horseshoe che si fregiano del marchio in Maryland, Illinois, Louisiana, Iowa e Mississippi.

“Credo che sarà davvero eccitante per i giocatori delle World Series Of Poker giocare sulla Strip, credo che elevi il prestigio dei tornei – dice Gregorec, che anticipa che la poker room restituirà l’atmosfera delle vecchie World Series del Binion’s Horseshoe a partire dagli arredi: “Già dall’ingresso sarà possibile sentire le WSOP con immagini, esperienze, tavoli e sedie”.