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Come ha pensato Daniel Negreanu per checkare river contro Doyle Brunson a High Stakes Poker
La prima puntata della nuova stagione High Stakes Poker ha dato il la a un piccolo sunto sulle considerazioni da fare al river per decidere se puntare o mettere fine all’azione con un check.
Su Twitter Daniel Negreanu ha spiegato il processo di pensiero messo in atto in ultima strada contro Doyle Brunson nella sessione del celebre format televisivo andata in onda l’altro ieri.
Stuzzicato da un ‘cinguettio’, Negreanu ha vergato su Twitter uno spaccato del suo pensiero, che chiarisce come deve essere presa la decisione di puntare al river. Vediamo meglio.
La mano
Doyle Brunson con 117k di stack apre 1.200 da utg
Da bottone Negreanu chiama con 103k di stack, da small blind Ivey folda KQ folda Aldemir da bb
Flop 2TA Brunson prosegue 2.500$, chiama Negreanu.
Turn 2 doppio check.
River 9 doppio check e Negreanu incamera il pot. Secondo voi che carte aveva Brunson? In basso la soluzione. Ecco la grafica che riassume la action della mano in un solo colpo d’occhio:
Le carte di Doyle
Come ha pensato Daniel Negreanu
Se possiamo sapere il processo di pensiero messo in atto da Daniel Negreanu per il suo check river “è grazie” a un tweet di Kitty Kuo:
“Sono in ospedale e ho visto questo check river di Daniel Negreanu? Dipende dal mio corpo malato o i miei occhi non vedono bene? Spiega la mano per favore”
La risposta di Daniel Negreanu non si è fatta attendere:
“Non penso che Doyle punterebbe al flop con un T o con coppie alte dai JJ ai KK, quindi al river non esiste un range di call che può avere che io possa battere. Se io punto e lui chiama, nel migliore dei casi è un chop pot. Doyle ha una frequenza di c-bet al flop più bassa della maggior parte dei giocatori del field”.
Per assimilare meglio il pensiero di Daniel Negreanu in questo spot puoi consultare la nostra guida sui check al river.