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Perché Grzegorz Glowny voleva evitare Andrea Cortellazzi al testa a testa del Main Event EPT Praga
Tutti, ma non Andrea Cortellazzi.
Il vincitore del Main Event EPT Praga Grzegorz Glowny ha rivelato che se avesse potuto scegliere l’avversario del testa a testa conclusivo, chiunque sarebbe stato meglio del nostro Andrea Cortellazzi.
I motivi sono presto detti.
“Un avversario da mal di testa”
Il polacco qualificato online ha spiegato di aver sofferto il gioco di Andrea ogni momento in cui lo ha avuto al tavolo:
“L’unico che non volevo ritrovarmi in heads-up era Andrea. L’ho sofferto tutto il tempo e le sue mosse mi hanno mandato in confusione. Ogni volta aveva il timing perfetto e a un certo punto ho pensato avesse delle mostruose soul read live su di me”.
Glowny ha spiegato che era quasi paralizzato per il timore che Andrea gli avesse carpito dei tell:
“E’ solamente il mio secondo EPT e non sono così esperto nei tornei live. Temevo stessi rivelando qualche tell e a un certo punto ero quasi intimorito ad aprire. Alla fine sono riuscito a spuntarla, ma anche non giocando propriamente standard, devo dargli massimo credito. E’ stato un osso duro fino alla fine”.
Gli elogi a Caminita
Ma il polacco ha avuto elogi anche per l’altro italiano approdato al tavolo finale, Demetrio Caminita.
“Devo dire che anche lui mi ha dato filo da torcere. Sembrava davvero molto preparato e credo sia uno di quelli che non ha quasi mai sbagliato nulla. Quel coinflip in blind war contro di lui è stato decisivo”.
Nota di colore: in Italia Glowny è venuto in vacanza una volta, a Palermo, innamorandosi della città. Quando ha saputo che Caminita è palermitano è letteralmente impazzito.
I motivi del deal rifiutato
Prima di festeggiare con gli amici la splendida vittoria davanti a qualche birra, Glowny ha anche spiegato i motivi per cui aveva fatto saltare il primo tentativo di deal a quattro, di cui ci aveva raccontato Andrea Cortellazzi in tempo reale.
“Di sicuro non ho rifiutato perché pensassi di avere chissà quale edge! Ero chipleader e avevo il coreano fastidiosissimo a sinistra. Però in quel momento il greco aveva davvero troppi pochi blinds e dovevo provare a far valere il mio stack. E alla fine dei conti sono stato il più fortunato perché se non avessi vinto quell’A-J contro l’A-K di Kim avrei chiuso al quarto posto”.
Foto di copertina: Danny Maxwell / PokreNews