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Cash game 2/5: Troppo forte per foldare?
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Esistono delle mani, nel Texas Hold’em, che in qualche circostanza ci suggeriscono da sole quale sia la mossa da fare: infatti, quando si ottiene un punto troppo forte, capita di portarlo fino in fondo anche se si ha la sensazione di essere stati battuti.
Ed è lì, forse, che sta la bravura di un giocatore, ovvero del saper passare anche se le odds ci dicono di fare call.
Chiamare o passare?
Siamo al Commerce Casino di Los Angeles, dove qualche tempo fa si stava giocando una partita 2$/5$ a cui praticamente in ogni mano si aggiungeva uno straddle di 10$. Come del resto anche in questa mano.
Il nostro eroe oggi è Mark, che siede sul big blind e ha un resto di ben 3.200$.
In questa mano, il giocatore sul cutoff (definito “un ottimo regular”) apre a 35$. Lo small blind chiama, e Mark spilla dal grande buio K K
. Data la mano di grande valore, opta per una 3bet a 175$, chiamata sia dal cutoff che dallo small blind. Entrambi gli avversari hanno uno stack simile a quello di Mark.
Si va al flop in tre, per quello che si preannuncia come un piatto molto ricco (pot: 536$)
A K
8
Middle set per Mark, su board però tutto di cuori.
Lo small blind fa check, Mark punta 150$, il cutoff rilancia a 450$. Lo small blind passa, Mike ci pensa e chiama.
Turn per due (pot 1.436$)
7
Mark fa check, cutoff sale a 850$. Le opzioni per Mark sono tutte valide, a questo punto. Decide di fare call, pur restando con 1.700$ su un pot da oltre 3.000$.
River (pot 3.136$)
9
Mark check, cutoff all-in.
La situazione è quella più temuta: Mark dovrebbe scommettere i suoi restanti 1.700$ su un pot divenuto da 4.800$. La domanda da porsi è se a fronte di questa forza palesata dall’avversario, il set di K possa essere buono.
Voi cosa fareste al suo posto?
Cos’ha l’avversario dal vostro punto di vista?