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La storia delle WSOP – Terza parte
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Continua la ricostruzione della storia delle WSOP: siamo arrivati ai primi anni Duemila, e da quel momento arriviamo ad oggi.
L’era Moneymaker
Abbiamo visto, nelle scorse puntate di questa rubrica, come il Binion’s Horseshoe e la genialità della famiglia Binion siano stati gli ingredienti fondamentali per la crescita del marchio WSOP.
Curiosamente però, l’imminente esplosione del poker ha coinciso con il deterioramento e il declino del famoso Casino di downtown. Infatti, a cavallo degli anni Duemila, prima sono avvenute una serie di divisioni nel management del Binion’s, poi nel 2003 il fatto che ha cambiato definitivamente la storia del poker.
Infatti, il giovane bancario Chris Moneymaker , come è ben noto, si iscrive ad un satellite online da 39$, vince il ticket per il Main Event e sbaraglia la concorrenza, portando a casa 2,5 milioni di dollari e facendo letteralmente esplodere la mania del Texas Hold’em in giro per il mondo. Era, se vogliamo, l’uomo giusto al momento giusto: con internet in auge e una consona copertura mediatica, un giovane simpatico che sbanca Las Vegas fa sognare, e le telecamere di ESPN a mostrare la sua gioia ovunque, con tutti che si possono identificare in lui.
La faccia del poker, a quel punto, cambia: l’affluenza a Las Vegas diventa del tutto ingestibile per Downtown, e le WSOP a breve dovranno cambiare location. Il Rio è la meta prescelta, capace di ospitare le migliaia e migliaia di giocatori che a poco a poco arriveranno.
Le WSOP al Rio
Con una crescita senza precedenti arrivano i cambiamenti. Binion’s Horseshoe viene venduto nel 2004 e Harrah’s Entertainment acquisisce i diritti delle World Series of Poker. Adesso, la più grande società di gambling del mondo era ora responsabile del più grande kermesse del poker. Il trasloco al Rio, quindi, è un passaggio naturale, con il programma dei tornei che si amplia sempre più, e i montepremi che crescono conseguentemente.
Nel 2006, le World Series of Poker sono composte da 45 tornei, tutti premiati con braccialetti d’oro ai vincitori. Quell’anno vengono conferiti 100 milioni di dollari in premi, che rendono le WSOP l’evento più ricco di tutti gli sport. Jamie Gold vince il più grande torneo nella storia del poker quando sconfigge 8.772 altri giocatori e porta a casa $ 12 milioni come primo premio: un payout record.
La crescita WSOP è in auge, così il brand inaugura pure il WSOP circuit, con tornei minori che per tutto l’anno popolano i Casino in giro per gli Stati Uniti.
Altra testimonianza della crescita vertiginosa del marchio, contestualmente alla crescita mediatica, è l’interesse dei grandi marchi aziendali anche extra-gambling , che infarciscono di pubblicità i tornei, dando linfa ad un meccanismo sempre più ricco.
L’esportazione WSOP in Europa e nel mondo
La crescita non si ferma, tanto che nel 2007 WSOP prova (con successo) a prendersi anche il mercato europeo, iniziando una vera e propria serie di eventi braccialettati anche nel Vecchio Continente. Prima Londra, poi Cannes, poi Rozvadov diventano le sedi della versione europea delle World Series, a testimoniare che anche dalle nostre parti i sogni non hanno confini.
Il meccanismo di esportazione delle WSOP funziona, tanto che Harrah’s lancia anche World Series of Poker Asia Pacific (WSOP APAC), World Series of Poker Asia-Pacific (WSOP APAC) e via via una serie di rassegne in giro per il mondo, con partecipazioni sempre piuttosto numerose.
Nel frattempo, le WSOP a Las Vegas continuano normalmente, con il Main Event che resta l’indicatore di quanto il sogno di diventare Campioni del Mondo resti ben fisso nella mente di ogni giocatore. L’Italia, peraltro, ci va vicina nel 2019, con Dario Sammartino che solo in heads-up si arrende e deve rinunciare al titolo assoluto.
Non solo: negli ultimi anni, WSOP ha pure dovuto affrontare (come nel resto del mondo) il periodo pandemico, tanto da decidere (temporaneamente) di spostarsi online, con una serie di tornei via internet che hanno conferito i braccialetti 2020 e 2021.
In ogni caso, nel 2021 le World Series sono tornate in autunno, e nel 2022 (al netto di sorprese) le WSOP dovrebbero riprendere posto nella loro data classica, quella a cavallo tra maggio e luglio (con un altro ribaltone di carattere logistico: sarà il Bally’s, sulla Strip, la nuova location dei Campionati del Mondo): l’albo d’0ro è già pronto per accogliere nuovi numeri e nuovi record.