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Tutti gli slowroll del Final day del Championship Stud WSOP
Una folata di sadismo ha attraversato il final day del Championship WSOP di Stud hi-lo?
In questo momento la giornata conclusiva del torneo da 10 mila dollari di buy-in vede 4 giocatori ancora in corsa per il braccialetto, ma intanto ha registrato una serie di slowroll che ancora non si era vista in questa edizione delle World Series Of Poker.
Con slowroll si intende la pratica di aspettare fino all’ultimo secondo per mostrare la propria mano vincente, facendo credere all’avversario che ha vinto il piatto quando in realtà sappiamo di averlo battuto.
Una pratica simpatica più o meno come un river che dà all’avversario il mono-out: ecco tutte le manifestazioni “di simpatia e affetto” che i giocatori del Championship Stud hi-lo hanno rivolto agli avversari nel corso di questo final day.
Come si gioca a Stud hi-lo
Per farvi capire meglio gli slowroll che andiamo a raccontare serve una infarinatura di Stud hi-lo. Il gioco non è troppo conosciuto dalle nostre parti ma non sono pochi a definirlo uno dei giochi più difficili in assoluto.
Nello stud hi-lo i giocatori ricevono due carte coperte e una prima carta scoperta. Dopo le carte iniziali ne vengono esposte altre tre, con un giro di puntate dopo ogni carta, mentre la settima e ultima carta è di nuovo coperta. La variante hi-lo dello Stud premia il punto più alto e il punto più basso, dato dalla combinazione di cinque carte in cui la più alta è un otto.
Zach su Deeb
Con 376Q45K, dopo un doppio check in quarta strada, la bet di Zack in quinta e quelle di Deeb in sesta e settima strada, Zack annuncia al tavolo “sette basso”, incitando Shaun Deeb a girare le sue carte.
Zack però non dice che il suo sette low è anche una scala valida per il punto alto.
“Siamo uno a zero – dice Zack a Deeb.
“E’ una penalità – scherza il direttore del torneo.
“Se questa fosse una penalità saresti bannato dalle World Series – ride Zack riferendosi a Deeb, notoriamente maestro nell’arte degli slowroll.
Deeb su Eveslage
Chi di slowroll perisce di slowroll ferisce e il ‘master’ Shaun Deeb non poteva restare a digiuno.
Al successivo livello di gioco il cinque volte braccialettato, protagonista di una epica sessione di multitabling live in queste World Series, a sua volta intavola uno slowroll contro Chad Eveslage.
In quinta strada, con K5/A55, Deeb punta ricevendo il raise di Chad Eveslage che ha 72/292.
“Perché mi fai questo amico? – inizia a inscenare Deeb – ho solamente i ‘Donkey Dan'”, espressione con cui intende una coppia di cinque.
Eveslage e Deeb continuano a parlottare finchè Deeb non rilancia ed Eveslage controrilancia per far andare in mezzo al piatto le ultime chips avversarie.
Eveslage fa vedere l’altro due tra le carte coperte, e altrettanto fa Deeb con il cinque mostrando al tavolo il suo trips slowrollato che in sesta strada, con l’arrivo di un 5, diventa niente meno che un quads.
Kurtzman su Rahim
Stesso livello e stesso tavolo, con AKT6996 Kurtzman betta e Rahim chiama con xx2496x.
“Ho solamente i sei – dice Kurtzman che si prende una pausa incredibilmente lunga prima di aggiungere – e i nove”.
“Quindi stai dicendo che hai doppia coppia – replica Rahim – Potrei battere i sei. Potrei battere i nove”.
In un angolo del tavolo Chad Eveslage prorompe in una fragorosa risata.
“Guarda come ti viene da ridere quando succede a qualcun altro – gli dice Deeb riferendosi al precedente slowroll.
“E’ perché lui non è un sadico – gli controbatte Eveslage.
“Conosci Eric?” gli chiede Deep.
“Non penso che intendesse essere sadico – dice Rahim che ha subito lo slowroll.
“Assolutamente no ed è quello il brutto – ammette Kurtzman prima che i giochi proseguano con la mano successiva.