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Moneymaker contro Paypal: in arrivo una class action su scala globale
Chissà se nel quartier generale di PayPal non si stiano maledicendo per aver ‘pestato i piedi’ a Chris Moneymaker.
Dopo aver vinto la sua battaglia personale contro l’e-wallet, il giocatore che ha cambiato la storia del poker farà da da capofila a una class action globale contro la società che offre servizi di pagamento digitale e di trasferimento di denaro via internet.
Lo ha comunicato Eric Bensamochan, il legale che ha supportato Moneymaker nella causa.
Galeotti quei 12 mila
La saga di Moneymaker contro PayPal prende il via lo scorso anno, quando dal conto del pokerista l’e-wallet decise di confiscare i 12.000$ depositati per una presunta violazione dei termini di servizio riportati nel contratto.
Senza tanti giri di parole, Moneymaker parlò di un furto perpetrato ai suoi danni. Evidentemente PayPal non aveva la coscienza troppo pulita, visto che al pokerista bastò agitare i fantasmi di vie legali per vedersi riaccreditati sul suo conto i soldi in un primo momento confiscati.
Il caso però scoperchiò un vero e proprio vaso di Pandora. In scia a Moneymaker numerosi pokeristi denunciarono confische forzate da parte di PayPal.
Chris si è adoperato in prima persona per supportare la Poker League Of Nations, un gruppo di donne pokeriste che si erano viste chiudere l’account PayPal intestato con relativa confisca dei fondi.
Dal locale al globale
Adesso il cambio di scala, comunicato dall’avvocato che ha sostenuto Chris nella sua lotta contro Paypal.
“Avevamo promesso a Chris Moneymaker che non avremmo fermato la battaglia per tutte le persone che sono state vittime delle pratiche di PayPal di trattenere i fondi duramente guadagnati dalle persone – ha detto il legale Eric Bensamochan – Adesso abbiamo trovato il modo. C’è un sito con un form per contribuire. Non ci sono cifre troppo grandi o troppo piccole e la località geografica non è un problema”.
Oltre a dare la possibilità di contribuire alla class action contro PayPal, il sito ‘paypalclassaction.net’ permette di segnalare il proprio caso a chi dovesse essere stato vittima di un sopruso.
Quegli ottomila cinesi…
Il legale Bensamochan si aspetta che i querelanti saranno tra i diecimila e i quindicimila, con altre migliaia di segnalazioni in arrivo in futuro.
Di sicuro la scala della azione contro le confische indebite di PayPal è ora passata dal locale al globale:
“Abbiamo ottomila casi solo in Cina – ha detto Bensamochan – A chiunque si iscriva emetteremo un token tramite una tecnologia blockchain.”