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In arrivo una sfida heads-up tra Robbi Jade Lew e Garrett Adelstein!
Data e luogo da definire, ma possiamo dare per buono che presto vedremo una sfida heads-up tra i due pokeristi che in questi giorni sono sulla bocca di tutti.
In una intervista a Chad Holloway di PokerNews, Robbi Jade Lew ha rivelato che Garrett Adelstein ha accettato il guanto che gli aveva lanciato su Twitter, dopo la discussa mano andata in scena nella diretta streaming del casinò Hustler.
Nei 40 minuti di audio-video Lew ha rivelato anche molto altro su quel raise/call turn in bianco che sarà oggetto di una indagine approfondita.
Chi è Robbi Jade Lew
Nella intervista Lew rivela di aver lavorato per 15 anni nel campo delle biotecnologie prima di scoprire una grande passione per il poker durante la pandemia.
Dopo aver giocato alcuni eventi delle World Series of Poker di Las Vegas, ha iniziato a schierarsi in pianta stabile in partite cash game private, sia middle che high stakes, grazie al bankroll accumulato nei suoi anni lavorativi.
In queste partite ha incrociato quello che è poi diventato il suo staker per la partita allo Hustler, Rip, anch’egli impiegato nel campo delle biotecnologie.
L’invito a giocare nella casa da gioco di Gardena, Los Angeles, è arrivato dopo che Lew era stata notata in alcune partite del Live At The Bike.
“Convinta di avere J3”
Parlando con Holloway della mano incriminata, Lew ha detto che era convinta di avere J-3 per la bottom pair:
“Era un bluff catcher perfetto e nel mio cuore ero sicura che Adelstein fosse in bluff. Non avrei giocato in quella maniera contro nessun altro. Lui stava bluffando e overplayando un po’ troppo. Con mani di valore avrebbe pushato il mio raise? Mi restavano da mettere 30 mila per un pot di 270 mila, ho deciso di rischiare anche perché avremmo girato due river. Inoltre mi ero seduta con centomila dollari dei 240 che avevo in totale, mi sono detta che se fosse andata male avrei continuato a giocare coi 140 mila che mi restavano”.
Quando ha capito di essersi sbagliata Lew ha avuto un moto di shock:
“Quando ho visto J4 sono rimasta senza parole. La pressione del momento mi ha giocato un brutto scherzo. Poi ho visto che avevo J3o nella mano precedente. Quando ho vinto entrambi i pot ho pensato che non li meritavo”.
“Garrett mi ha chiesto indietro i soldi”
Lew spiega che anche per questo senso di colpa ha acconsentito alla restituzione dei soldi di quella mano ad Adelstein.
“Posso capire la sua reazione. Mi hanno detto che mi voleva parlare e mi hanno accompagnato vicino al cashier. Gli ho chiesto se potessi fare qualcosa per farlo stare meglio e lui mi ha detto che avrei potuto iniziare col restituirgli i soldi”.
Adesso Lew deve quei soldi al suo staker. Ma nonostante questa vicenda abbia scosso tutta la sua famiglia, il marito in particolare, la giocatrice non crede di agire per vie legali:
“Adesso voglio solo che le indagini del casinò arrivino alla loro conclusione. Non ho barato e voglio che sia dimostrato. Dopodiché non voglio altro che lasciarmi questa storia alle spalle. Anche se sono state dette e scritte cose non lusinghiere sul mio conto non mi interessa, non sono la tipa che intraprende battaglie legale per cose di questo tipo”.