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Analisi Mano Cash Game 2$/5$: un river difficilissimo
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Capire quando l’avversario è in bluff e quando invece punta per valore, può davvero fare tutta la differenza del mondo nel bilancio di un giocatore di Texas Hold’em. Infatti, il sapere quali siano le abitudini degli avversari al tavolo spesso determina come un giocatore risulti essere complessivamente vincente o perdente.
A complicare il quadro, poi, ci si mettono talvolta le “premium hands” che sempre si faticano a foldare, e che spesso ci inducono a chiamare pur non essendo troppo sicuri.
Vediamo cosa è successo a Ken, in questa mano cash game 2$-5$.
Che fare al river?
Siamo al Parx Casino di Philadelphia, dove si sta giocando una partita cash game a bui 2$/5$. Ken, questo il nome del protagonista della nostra mano, è seduto in posizione di middle position con uno stack di circa 1.000$. Tutti i giocatori al tavolo si equivalgono in termini di stack, quindi hanno tutti più o meno la stessa cifra davanti.
Ken spilla K K ed apre a 20$. Foldano tutti sino allo small blind che chiama, mentre il big blind passa.
Si va al flop in due. (pot 45$)
Q 9 8
Board con solo cuori, favorevole per Ken, che dopo il check dello small blind decide di andare in c-bet e puntare altri 20$. Per tutta risposta, però, il giocatore sullo small blind opera un check-raise alzando la posta sino a 120$. Forte del suo K, Ken ragiona un po’ poi fa call.
Turn (pot $285)
7
Lo small blind esce a $225. Ken inizia ad avere qualche dubbio, tuttavia la sua equity è ancora buona, e opta per il call.
River (pot $735)
6
Small blind va all-in per circa 700$.
La carta al river è piuttosto brutta, perchè completa altri scenari – per Ken – negativi, dal momento che tutti i 10 e tutti i 5 a questo punto lo battono, senza contare i vari J10 che già al flop ci potevano essere, che si uniscono a tutte le combo di colore già completato.
Ken si chiede quali siano le combo di valore del suo avversario e quelle di bluff, e in quest’ultimo caso con che mani potrebbe fare una action così pesante. Posto che mani come doppie coppie e set sono improbabili, ma non del tutto da escludere.
Insomma, non un board dei migliori per KK.
Che fareste al posto di Ken? Avreste fatto qualcosa di diverso fino a questo punto della mano?
Quale è stata la scelta di Ken?
Ken ci pensa su, cambia idea più volte, ma alla fine coglie qualcosa che lo spinge a fare call.
L’avversario nello small blind dice “bravo” e lancia le sue carte nel muck. Con ogni probabilità aveva una mano contenente l’A che però non ha concluso con un punto compiuto.
Come giudicate il call di Ken?