Un giorno al tavolo con Gerard Pique all’High Roller EPT Praga e il controverso ruling che l’ha azzoppato

Una stella del calcio al tavolo verde.

Tra i 49 giocatori schierati al 50k High Roller EPT Praga che vede Sam Grafton chipleader al termine del day 1, c’era anche Gerard Pique.

La passione dell’ex calciatore catalano per il Texas Holdem è risaputa. Vediamo come si è districato al day 1 in cui ha trovato l’eliminazione prima della chiusura delle buste, dopo essere rimasto short in una mano controversa.

L’ingresso in late

Pique entra in gioco nel primo break di giornata, in contemporanea con il brasiliano Rodrigo Seiji, l’indiano Santhosh Suvarna e il francese Fregoire Auzoux.

Il torneo è al terzo livello di gioco, blinds 1.000-1.500 con bb ante, e Pique fa subito fruttare bene lo starting stack di 250 mila chips nonostante il tavolo tutt’altro che facile in cui viene fatto sedere, il numero 4.

In un 3-way tribettato, su flop Q42, Alex Kulev leada 15.000, Jorryt Van Hoof folda, Pique rilancia 32.000 e Kulev folda.

Nella mano successiva Pique apre 4.000 da hijack ricevendo il call di Mike Watson da bottone. Su flop 977 Pique prosegue 4.500, Watson chiama. Turn 8, Pique check-folda sulla bet 8.500 del canadese.

In controllo

Al sesto livello di gioco Pique trova il raddoppio. Su blinds 1.500 – 3.000 con bb ante, Pascal Lefrancois apre 7.000 da cutoff, Pique tribetta a 22 mila da bottone. Dvoress cold-fourbetta a 48.000, dopo il fold di Lefrancois Pique 5.bet pusha il suo stack di 98 mila, Dvoress snappa.

Allo showdown Pique si presenta con QQ contro AQ di Dvoress. Il board QT7K5 fa salire lo spagnolo a 210 mila chips, 70 ricchi bb.

Dopo aver lasciato un po’ di chips agli avversari Pique incamera una nice hand contro Elias Talvitie. Dopo il raise preflop del finlandese e il call di in posizione di Pique, lo spagnolo chiama la cbet di 11.000 su Q94.

Sul Q turn Pique chiama la second barrel avversaria dimensionata a 30.000, i due giocatori poi checkano sul 5 river. Talvitie gira 75, Pique incassa con 66.

Il ruling controverso

Al settimo livello di gioco arriva la mano che prelude alla eliminazione del catalano.

Su board 3326, Dimitar Danchev betta 45 mila. Pique non ha più time bank ma il dealer non folda le sue carte una volta che sono superati i 30 secondi per la decisione.

Il catalano chiama  e sul T che arriva al river, Danchev betta 90 mila. Pique ancora una volta pensa più di 30 secondi prima di chiamare. Danchev gira A3 e incassa il pot.

Al termine della mano, secondo quanto riporta il blog di PokerNews, Pique viene avvisato che se penserà ancora più di trenta secondi a cosa fare le sue carte saranno automaticamente foldate.

“Gli dovreste restituire le chips che ha messo dal turn – dice al tavolo uno senza troppi peli sulla lingua come Martin Kabhrel – è andato oltre 40 secondi, la sua mano doveva essere morta”.

Rimasto con 16bb di stack, Pique troverà poi l’eliminazione poco dopo questa mano.

Foto di copertina: Manuel Kovsca / PokerNews