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Affrontare la varianza con lo stile di Chris Brewer, il giocatore più sfortunato della PCA
Sono pochi a conoscere meglio dei professionisti di poker il peso e l’incidenza che il caso può avere sui propri risultati.
La differenza tra un poker pro e un appassionato sta in come vengono incassati i colpi gobbi della sorte.
Per informazioni possiamo chiedere a Chris Brewer: alla PokerStars Caribbean Adventure che oggi aspetta il tavolo finale PSPC con Nacho Barbero chipleader (dalle 19 in diretta streaming), lo statunitense da più di sei milioni di dollari vinti in tornei live è incappato suo malgrado in una brutta serie di eliminazioni.
Ma la sua reazione, a chi lo punzecchiava per la sfortuna, è stata da vero numero uno.
La bad beat al 25K 8-max
Diciamoci la verità, Brewer non ha certo la nomea di tipo fortunato. A oggi risulta essere il record-man di bolle in tornei high-roller: nel 2021 sbollò ben sei tornei dal buy-in di 100 mila dollari o superiore, su un totale di 8 giocati (nei restanti due trovò la eliminazione lontano dalla zona premi).
Proprio all’high roller PCA da 25k di buy-in Brewer è incappato nella prima bad beat della sua trasferta ai Caraibi.
Lo statunitense si è trovato all-in per 30bb con KK contro KT del bulgaro Kulev. Da un punto di vista matematico, aveva l’85,3% di possibilità di vincere la mano.
Ma il board J966Q ha ribaltato gli equilibri del preflop costringendolo a salutare il torneo.
L’eliminazione al Main PCA
Meglio non è andata a Brewer al Main Event PCA. Col primo ingresso nel torneo lo statunitense è durato appena tre mani.
Col re-entry invece è arrivato fino al day 4. L’eliminazione è arrivata con T7 su board JT7K: Jonathan Little ha girato AQ per la scala e al river non è arrivato uno dei quattro outs che gli avrebbero permesso di mettere la testa avanti con il full.
Dal torneo poi vinto dal portoghese Dattani, Brewer è uscito in 28° posizione per $38,900 di premio.
Lo scoppione al 250K
Ma è probabilmente all’High Roller da 250 mila dollari di buy-in in cui Brewer ha trovato l’eliminazione più eclatante, vista anche l’importanza del buy-in.
Con il torneo a nove left, a fronte di sei posizioni pagate, Brewer si è trovato in un all-in a tre con AK. Vogelsang ha girato a sua volta AK mentre il francese Thorel si è presentato a showdown con KQ.
Il board KQ849, condito dallo spaesamento di Thorel che non era sicuro di aver vinto la mano, ha portato Brewer a lamentarsi ad alta voce al tavolo per la malasorte.
Ma è stato solo un momento: lo statunitense si è poi prontamente scusato. Dopo essere rimasto con gli spiccioli della merenda a seguito di questa mano, ha sbollato il torneo in 8° posizione (A4s<JJ).
“Non sono una persona sfortunata”
Questi episodi di cui Brewer è stato suo malgrado protagonista non sono passati inosservati nella community. Tra i più attenti a farli notare c’è il solito Patrick ‘Pads’ Leonard.
“Nessuno runna peggio di Brewer, vero? Ogni volta che leggo un suo aggiornamento vedo che nella migliore delle ipotesi il suo avversario ha trovato uno dei due outs, o che ha sbollato. Brutale!”
Dimostrando un certo stile, Brewer ha risposto che anche se non riesce più a vincere un all-in, di certo non si può ritenere una persona sfortunata.
“Anche se ho leggermente sbollato questo torneo, Patrick Leonard è in torto. Anche se non posso vincere gli all-in, non sono di sicuro una persona sfortunata. Non mi posso lamentare di stare alla Bahamas per due settimane a giocare il gioco che amo”.
Con una risposta così, chi non vorrebbe un maestro come Brewer per affrontare le oscillazioni fisiologiche della sorte ai tavoli verdi? Chris mostraci la via!