Poker Room
Comparazione Bonus
-
RoomBonus
Ultime notizie
Video consigliati
Le trasferte del campione: come si è preparato Adrian Mateos per le Triton Super High Roller Series in Vietnam
I professionisti di poker che hanno nel live il loro campo d’azione preferito hanno la valigia sempre pronta.
L’input giusto per una trasferta profittevole può arrivare in ogni momento e in ogni luogo.
Il pro Adrian Mateos, ad esempio, ha deciso di andare in Vietnam per giocare le Triton Super High Roller Series (che potete seguire con noi in diretta streaming a carte scoperte) mentre era a Parigi per la tappa EPT.
Nel blog della poker room di cui è testimonial, lo spagnolo ha spiegato le ragioni che lo hanno spinto a volare in Asia e come ha preparato la trasferta.
Il bilancio EPT
Adrian ha scritto di essersi lasciato ingolosire dalle Triton SHRS Vietnam durante l’EPT Parigi in cui ha riportato un bilancio non proprio positivissimo:
“L’evento è stato molto bello, con tanti bei tornei, ma per me non è stato molto favorevole. Fino all’ultimo giorno sono andato a premio in un solo evento, ed era il più economico di quelli che ho giocato, ovvero il Main Event. Per fortuna – e non è la prima volta che succede nella mia carriera, sono riuscito a salvarmi in extremis, nell’ultimo High Roller da 25 mila dollari di buy-in.”
Nel torneo spalmato su due giornate di gioco Mateos si è arreso in heads-up a Stephen Chidwick:
“Avevo buone possibilità di vincere ma nel testa a testa mi sono ritrovato contro Chidwick, che attualmente è uno dei migliori giocatori del circuito. Poteva succedere di tutto ma Stevie ha vinto e bisogna congratularsi con lui. Io ho preso poco più di duecentomila euro”.
Il fascino del sud est asiatico
Nel blog Mateos scrive che nelle giornate di Parigi il viaggio in Vietnam era già in preparazione. Per lo spagnolo sarà una prima volta:
“Quando ho iniziato a viaggiare per giocare i tornei di poker non avrei mai immaginato che le carte mi avrebbero portato in Vietnam, ma è esattamente quel che accadrà. Sarà la mia prima visita in questo paese. Voglio davvero giocare le Triton Poker Series”.
Decisivo per la programmazione della trasferta, come detto, è stato il feedback dei colleghi poker pro sull’evento in terra vietnamita:
“Inizialmente non avevo davvero programmato di andarci. Ma il feedback dei giocatori su questo evento mi ha portato a riconsiderare la cosa. Una ragione per andare è ovvia: i festival Triton sono famosi per la quantità di High Rollers in programma, e ho buone ragioni per credere che in Vietnam ci saranno davvero tanti a giocare. Molti reg che erano all’EPT mi hanno confermato che continueranno con questo festival, alcuni saranno sul mio stesso volo.”
Considerazioni sull’EV di una trasferta
Sul fronte del poker giocato, Mateos spiega di essersi lasciato ingolosire dalla trasferta vietnamita per considerazioni su atteso generale e field:
“Questa serie è potenzialmente davvero interessante perché per la prima volta sono state organizzate qualifiche online. Per me è una buona notizia sotto due aspetti: aumenterà la partecipazione e mi permetterà di competere contro giocatori che normalmente non frequentano i grandi buy-in. Ragionando a priori, dovrebbero essere un po’ più deboli della media dei regular che si trovano nei tornei Triton.”
Adrian ha già ben chiaro il programma delle giornate alle Triton Super High Roller Series:
“In tutto sono in arrivo 10 tornei con un buy-in compreso tra $ 15.000 e $ 100.000. Ho intenzione di giocarli tutti, anzi no, mi correggo: idealmente vorrei giocarne il meno possibile perché ciò significherebbe che sono riuscito a fare diverse deep-run. In ogni caso, sono fiducioso nelle mie possibilità e nel mio gioco attuale”.
La preoccupazione
I programmi sono chiari. Per la trasferta in Vietnam Mateos ha una sola preoccupazione:
“Il viaggio stesso. Da un lato, sono desideroso di scoprire un nuovo paese, che inoltre dovrebbe essere molto diverso da tutti gli altri posti che ho visitato. Ma allo stesso tempo devo ammettere che l’idea di viaggiare 20 ore per arrivare a destinazione mi mette un po’ di ansia. Soprattutto il giorno dopo un festival impegnativo come l’EPT di Parigi. Spero ne varrà la pena…”