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EPT Montecarlo: Non basta un fold d’autore, Mosca out dal Main Event
dal nostro inviato Davide De Luca
Montecarlo – Grazie a un hero fold sbalorditivo, che vi racconteremo qualche riga più in là, il Main Event di Enrico Mosca sembrava davvero partito sotto i migliori auspici. Ahilui, lo incrociamo rammaricato nei corridoi dello Sporting:
“Ho appena perso il flip che mi ha condannato all’eliminazione. A-K < T-T e nulla da fare. Ma sicuramente il torneo mi è scivolato via poco prima, quando con set di 5 pago l’overbet river del mio avversario su 579JQ. Un’action davvero strana visto che mi limito al call flop, il turn va check check e river oppo overbetta oltre 2x pot. Non dovrei avere un range così strong e la bet sembra veramente sproporzionata. Inoltre ho tris e fatico davvero a passare. Mi gira 6-8 per una scala floppata. Ah, nota non proprio a margine: era un tribettato pre…”
Il rounder piemontese ci racconta dunque uno spot davvero pazzesco che lo ha visto protagonista di un fold da applausi durante il secondo livello di gioco:
“Apro A J da cutoff, chiamano bottone e small blind. Flop 2 6 7. Betto 300 e chiamano entrambi. Sul 5 al turn, small blind leada 2500, praticamente pot. Chiamo e chiama anche bottone. Sul 3 al river small blind va all-in 22.000 chips su pot da circa 15.000. Tanko infinito, ma riesco a cogliere dei tell determinanti: lui si volta prima verso lo schermo, poi guarda l’orologio, riguarda il board e mi sorride. Mi accorgo che sta sbattendo i piedi come se non riuscisse a contenere la gioica. Posto il fatto che perdo solo da 3 combo, cosa diamine mi devo trovare di fronte? KQ? Forse, ma è difficile tenga questa linea. Avendo A di io di bluff ne vedo davvero pochi. Passo e accade l’impensabile: bottone chiama alla velocità del suono! Small blind mostra proprio una di quelle 3 combo: 8-9 per una scala colore. Bottone se l’è slogato con A-4off. Scala bassa…”
Nonostante l’amaro in bocca, Mosca sembra già aver incassato il colpo:
“Da questo punto di vista sono migliorato molto. Qualche anno fa ho avuto la fortuna di conoscere un ex maestro di scacchi russo che mi ha aperto la testa per quel che concerne la strategia e, ancor più, la tenuta mentale. Ovviamente mi spiace perché ci tenevo, ma that’s poker. Ora vado a cena con sto ragazzo qua e mi passa del tutto…”
Ecco che dal nulla appare il buon Sergio Castelluccio (di cui vi abbiamo raccontato già qualcosa ieri) anche lui out dal main con una mano a dir poco finta: “Ragazzi di solito non racconto mai le mani, ma questa fa abbastanza ridere: apro K-Q, flattano cutoff e bottone. Flop KQ2. Betto, call, call. Turn Q. Betto chiama solo bottone. River 5. Betto, fa all-in, gioco e mi alzo. Sì, aveva veramente i Kappa…”
“Buona cena ragazzi, vado a scrivere qualcosa!”
“Vai De Luca che ti vediamo bello fresco…!”