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Chi è Alexandre Vuilleumier, lo scacchista che ha vinto il 25K High Roller WSOP
Il fascino indiscreto del poker per gli scacchisti.
Dopo il passaggio all’EPT Montecarlo di Magnus Carlsen, secondo molti il più forte di tutti i tempi, ieri Alexandre Vuilleumier ha sorpreso tutti andando a vincere il braccialetto all’High Roller WSOP 6-handed da 25 mila dollari di buy-in.
Pressoché sconosciuto agli appassionati di Texas Hold’Em, a scacchi lo svizzero è ‘International Master’ e ha toccato un punteggio ELO superiore a 2.400.
La sua vittoria in uno dei tornei più tosti di tutte le World Series of Poker, in cui ha negato il quarto braccialetto a un certo Chance Kornuth nel testa a testa conclusivo, è ancora più sensazionale se consideriamo che lo svizzero ha iniziato a dedicarsi seriamente alle due carte a inizio 2022, quindi neanche un anno e mezzo fa.
Cosa ha detto Vuilleumier
Nonostante abbia incassato una prima moneta di oltre un milione di dollari, nella intervista post-vittoria il neo-braccialettato ha dimostrato di essere consapevole dei propri limiti al tavolo verde.
“Ovviamente le World Series Of Poker sono una cosa fantastica, vincere un braccialetto è di sicuro il sigillo di una carriera pokeristica […] Sono davvero contento di quello che sta succedendo. Non sono un top player: come succede negli scacchi, anche a poker per esserlo devi stare sul pezzo per anni. Di sicuro sto crescendo e sono eccitato dalla possibilità di giocare questi tornei. Ho iniziato a giocare mtt a gennaio 2020 quindi eviterei dichiarazioni altisonanti”.
Prima del 2020 Vuilleumier aveva collezionato 12 in the money in tornei low buy-in. La vittoria alle WSOP è il culmine di una incredibile ascesa che nell’ultimo anno lo ha visto centrare un secondo posto da 160.000$ al 1.100$ Wynn Summer Classic di luglio 2022, un terzo posto da 334.784$ al Main Event EPT Londra di ottobre e poi a febbraio una vittoria da 237.700$ all’evento 69 della PokerStars Caribbean Adventure, 10.150$ 6-Handed.
L’esperienza pluridecennale con gli scacchi
Lo svizzero classe 1982 ha fatto il suo esordio nel mondo degli scacchi nel 2001, superando ELO 2200 già l’anno successivo. Il culmine lo ha raggiunto quando ha superato quota 2.400 a luglio 2006.
Secondo il database ‘ChessGames’, su un campione di 270 partite, Vuilleumier ha usato l’apertura siciliana 44 volte, la difesa francese 14 volte e il gambetto di regina 11 volte così come la siciliana Najdorf. Col nero lo svizzero ha adottato la difesa siciliana 28 volte, la nimzo-indiana 12 e l’inglese 9.
Oggi che è praticamente fermo dal 2019, il sito della International Chess Federation gli assegna ELO 2366 negli scacchi standard, 2.266 a rapid e blitz.
Analogie tra scacchi e poker
Il neo-campione del 25k High Roller World Series Of Poker non nasconde che il suo background gli ha facilitato le cose al tavolo verde, in particolare sotto due aspetti. Il primo è relativo alla concentrazione.
“Uno dei primi trucchi che impari a scacchi è di allenarti a stare concentrato a lungo, quindi dopo nove ore passate a concentrarmi credo di essere sempre al 90% delle mie capacità mentre gli altri magari scendono al 60%. Per me questo è un bel vantaggio di sicuro”.
L’altro è una questione di ‘ginnastica mentale‘.
“Negli scacchi impariamo a ‘pensare in aria’, in modo astratto, e ricostruire il gioco. Anche nel poker è importante passare da ‘okay, cosa ha fatto preflop e cosa al turn e cosa significa?’ Quel tipo di ginnastica mentale è simile a quella degli scacchi”.
Visto lo stato di forma e che in questi due aspetti del gioco lo svizzero ha esperienza da vendere, non è detto che non sentiremo riparlare di lui prima della fine di questa edizione World Series.