La nuova vita del Kun Aguero tra poker ed eSport: ecco come è uscito all’High Roller WSOP

È stato uno dei migliori calciatori della sua generazione a livello mondiale, ma ora l’argentino Sergio Aguero (per tutti semplicemente il Kun) ha appeso la scarpe al chiodo e a 35 anni sta vivendo una vita tutta nuova.

Una vita in cui il poker è entrato di prepotenza da protagonista e magari potrebbe restarci a lungo… Del resto Aguero qualche risparmio lo avrà messo da parte dopo aver militato per club come l’Atletico Madrid, il Manchester City e il Barcellona.

A fine 2021 l’attaccante ha dovuto salutare il calcio giocato (all’età di 33 anni) per colpa di un’aritmia cardiaca e per preservare la propria salute. Però uno con il suo palmares non può certo abbandonare così presto il gusto per la competizione…

Così, come successo per altri suoi colleghi, Aguero ha trovato stimoli in ambienti abbastanza simili, come quelli del poker e degli eSport. Con spirito imprenditoriale il sudamericano può vantarsi anche di essere CEO del team kruesports e fondatore di Go Mate drinks.

Sui social Aguero condivide le sue attività e “bragga” pure i risultati pokeristici delle recenti World Series of Poker. Aguero non ha avuto paura di schierarsi tra i migliori giocatori di Las Vegas ed è finito nei nostri report quotidiani dedicati appunto alle Series. Riassumiamo le sue gesta al tavolo verde degli ultimi mesi e delle ultime settimane…

 

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L’anno del Kun pokerista: è solo l’inizio?

Il 2023 è stato l’anno del grande debutto nelle scene live per Aguero. Nello scorso mese di febbraio ha attirato gli occhi di molti curiosi durante l’Enjoy Poker Tour a Punta del Este, in Uruguay. In quella occasione erano arrivati per lui i primi piazzamenti ufficiali ITM secondo The Hendon Mob: un 3° e un 24° posto da poche migliaia di euro. Bazzecole per uno che è stato una star nelle migliori squadre di calcio in Europa.

Alle WSOP 2023 è arrivato il 19° posto nell’High Roller 8-Handed da 50mila dollari di iscrizione di cui vi abbiamo già raccontato. Aguero è passato al Day 2 in mezzo a nomi da paura ed è andato vicino a un clamoroso tavolo finale, incassando alla fine circa 88.500 dollaroni.

Sottraendo il costo del buy-in, anche qua parliamo di poca roba per uno abituato a stipendi milionari. Sappiamo benissimo, comunque, che i soldi non sono tutto nel poker. C’è chi vuole misurarsi al massimo delle proprie possibilità, potendo contare su un bankroll non indifferente. E solo confrontandosi con i più bravi del field si può davvero testare le proprie abilità e le proprie potenzialità.

Prima di Aguero tanti altri giocatori si sono tuffati nell’ambiente del poker internazionale senza fare alcuna gavetta. E non stiamo parlando solo di mosse pubblicitarie o di milionari annoiati che non sanno come sperperare i propri soldi. Gente come Neymar e Gerard Pique, per esempio, hanno ottenuto discreti risultati negli anni, pur non avendo avuto troppo tempo da dedicare al giochino.

Perfino i due Ronaldo (parliamo del “fenomeno” brasiliano e del portoghese Cristiano) hanno deciso di schierarsi ai tavoli verdi. Per non parlare poi del tedesco Max Kruse che vanta una sfilza pazzesca di risultati WSOP dal 2014 a oggi.

L’eliminazione dall’High Roller delle WSOP

Una tankata al river finita male ha condannato Aguero nella sua prima deep run alle World Series. Andiamo a ripescare la mano per capire a che punto è il livello di preparazione pokeristica dell’argentino.

A farlo fuori è stato l’olandese Johannes Straver. Considerate che si stava giocando in quelle fasi sugli ultimi tre tavoli, con dentro personaggi del calibro di Negreanu, Katz, Koon, Aldemir, Barbero, Vogelsang e via dicendo…

Dà il via alla mano Straver con una apertura da hijack; Aguero difende il proprio grande buio con uno stack di circa 2 milioni di gettoni (meno di 30 bui). Il flop recita K♥️A♦️7♠️. Aguero checka fuori posizione, Straver cbetta 150.000 e Aguero chiama.

Turn: 10♦️. L’action si ripete; stavolta la puntata di Straver è di 300.000 e Aguero chiama ancora. River: 5♥️. Ci risiamo; Aguero checka, Straver lo mette ai resti e qui comincia la pensata da quasi cinque minuti…

Alla fine Aguero mette e si va allo showdown. Aguero gira K♠️2♣️. Non basta contro A♣️8♣️. La top pair si è fatta pagare veramente i massimi dalla second pair floppata. Le puntate continue di Straver hanno funzionato.

Non conosciamo ovviamente tutta l’history del tavolo, ma secondo voi possiamo considerarla una mano abbastanza standard? O il Kun si è innamorato troppo del proprio re e ha chiamato in modo troppo passivo?

Aspettiamo di rivederlo in action per capirne di più e commentare altre mani. Nel frattempo Aguero ha giocato anche il Main Event arrivando fino al Day 3. Non è arrivata per lui la bandierina nel Main dei record, però sicuramente ha fatto ancora più esperienza.