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A lezione da Rolle: i 4 pensieri tossici che impediscono di value-bettare correttamente
Nel set di skill di un pokerista, le value bet spesso non vengono inquadrate correttamente.
In un gioco a somma zero come è il poker, estrarre il massimo valore dai propri punti vincenti è fondamentale per massimizzare il win-rate sul lungo periodo.
Per il coach Benjamin ‘bencb789’ Rolle, però, alcuni giocatori sono attraversati da ‘pensieri tossici’ che impediscono loro di value-bettare nel modo corretto.
“Estrarre più soldi possibile dalle tue mani buone è ampiamente sottovalutato. Tanti giocatori non soffrono di una mancanza di conoscenza, ma hanno dei brutti pensieri che li trattengono.”
L’arte delle thin value-bet
Ovviamente ciò non si verifica quando si ha in mano un punto di forza estrema ma quando il valore da estrarre è “sottile”, e quindi la value-bet che ci permette di estrarlo è “thin”.
Con “thin value bet” si intende quindi una puntata per valore marginale effettuata in situazioni limite con lo scopo di ottenere un leggero profitto, ma che a volte può portare a soccombere a mani migliori.
I pensieri tossici che impediscono di valuebettare correttamente
Ecco 4 pensieri tossici che secondo Rolle impediscono di “bettare thin” per valore.
- Potrebbe rilanciare e non saprei cosa fare, quindi è meglio che checki.
- E se ha una mano migliore?
- Devo avere mani forti nel mio range di check fuori posizione.
- Voglio outplayare il mio avversario.
Il coach tedesco definisce il terzo punto ‘sindrome da bilanciamento GTO’, mentre il quarto è la sindrome ‘del fancy play’, che consiste nel checkare troppo spesso con buone mani fuori posizione.
Al di là di questi punti, che a tutti gli effetti possono essere visti come leak tecnici, i primi due pensieri tossici che impediscono di value-bettare correttamente sembrano determinati dalla paura.
Tutti diventano più pressanti nelle fasi finali dei tornei, quando maggiore è la posta in ballo.
I rimedi
Secondo Rolle è possibile arginare questi pensieri tossici lavorando su sé stessi e sulla consapevolezza delle proprie abilità.
“Ci sono giocatori che non capiscono quando valuebettare thin in certi spot, o usare un adeguato sizing. Ma ci sono anche giocatori che hanno studiato in modo adeguato la teoria del valuebetting e mancano al momento della esecuzione. Questa mancanza a volte è collegata a problemi mentali di vario tipo. Crea consapevolezza sulla tua abilità di eseguire specifiche strategie, e lascia andare i pensieri tossici che ti trattengono. Se ne hai qualcuno, identificalo e lavoraci su. Questo è il primo step”.