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La doppietta ICOOP di Mario ‘hhrrr’ Pulcini con parole sue
Allo Italian Championship Of Online Poker che si è concluso l’altra notte con la vittoria di ‘Frangucaval’ al Main Event, ha imbeccato un risultato nel suo piccolo storico.
Già, perché Mario ‘hhrrr’ Pulcini ha messo in bacheca il titolo ICOOP che ancora gli mancava, e non una ma due volte.
Il 32enne abruzzese ha raccontato al blog di PokerStars la sua impresa.
Un inizio in sordina
Il primo titolo ICOOP è arrivato per Mario il 14 novembre scorso, quando si è imposto all’evento numero 091 della rassegna, €100 NL Hold’em Daily Cooldown 8-Max, Progressive KO, per 2.372€ da payout e 3.583€ in taglie.
Poi si è ripetuto all’evento -151, €100 The Colosseum, in un tavolo finale in cui erano presenti anche il vincitore del Sunday Million X Fabio ‘sturbao’ Sturba, Gianluigi ‘AA-GIANLU-AA’ Giuliani e Marco ‘RaydenArtist’ Richetto.
Di questo torneo Mario racconta che la svolta è arrivata a 20 left:
“Non ricordo benissimo le fasi iniziale e intermedia perché avevo tanti tavoli aperti – ha detto il grinder – però ricordo che a 20 left avevo uno stack nella media e poi mi sono trovato a chiamare l’all-in di un 17bb con coppia di otto, ho chiuso scala river scoppiando la sua coppia di jack e sono salito a 55bb di stack. Lì le cose sono diventate più semplici.”
Un tavolo finale sul velluto
Arrivato al tavolo finale con il secondo stack in gioco, Mario è diventato chipleader nel giro di poco e ha potuto mettere tutta la pressione del caso agli avversari:
“Con uno stack bello deep è stato tutto più facile perché ho potuto mettere tanta pressione agli avversari. Addirittura a 5 left avevo 28 milioni di chips e gli stack degli altri quattro giocatori sommati arrivavano a 14 milioni. Sapevo che c’erano altri regular come ‘sturbao’ e ‘AA-GIANLU-AA’ ma non li conoscevo più di tanto. Il punto è che avevo uno stack così importante che mi ha permesso di giocare aggressivo e largo senza dover adottare nessun accorgimento particolare diverso dallo spingere ogni volta che era possibile.”
Mario dice di aver esultato con moderazione dopo l’ultimo showdown e che più che per la vincita monetaria in sé la soddisfazione più grande è arrivata per il titolo.
Il ritorno “sui banchi”
Nonostante questa doppietta, da un punto di vista pokeristico per Mario le cose non cambieranno di una virgola.
“Nel breve periodo il mio obiettivo è continuare a giocare su punto it per alzare un po’ il bankroll. Mi piacerebbe andare all’estero per misurarmi con il field internazionale ma voglio creare una attività qui a casa mia e quindi difficilmente riuscirò a spostarmi. Una cosa che voglio invece fare è giocare qualche live, magari di spessore: riuscire a spostarmi di paese in paese per frequentare il più possibile i tornei dal vivo mi piacerebbe.”
Di sicuro, tra gli obiettivi più imminenti, c’è quello di rimettersi a studiare il poker:
“Per il field italiano il livello di gioco che ho basta e avanza, non ci sono tanti giocatori che ti mettono in difficoltà o che ti portano a dover prendere scelte difficili. Uno stile come il mio, ovvero abbastanza aggressivo, conviene contro l’80% di un field che tribetta poco e folda tanto. In futuro però ho intenzione di mettermi a studiare sui solver per ottimizzare il mio gioco e per affrontare gli avversari più forti.”
Per il momento Mario affina le sue skill pokeristiche soprattutto per mezzo del confronto con amici/colleghi come Davide Calvaresi, Andrea Radicchi e Zlatin Penev.