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FT Eureka: OR gira gli assi, ma oppo non aveva dichiarato “call”. E’ caos
Non siamo nemmeno a metà del percorso, ma la kermesse dell’European Poker Tour in corso all’Hilton Hotel di Praga, ha già messo in evidenza tutta una serie di interessanti situazioni delle quali non possiamo non mettere in evidenza gli sviluppi.
In questi giorni vi stiamo dando conto di tutto quello che succede sopra e lontano il tavolo da gioco, come ad esempio lo start del Main Event EPT e la contestuale chiusura di quello dell’Eureka, al termine del quale Antonino Venneri ci ha provato, ma si è dovuto arrendere all’alba del Final Day giocatosi ieri, lunedì 11 dicembre.
La disputa che ha fatto fermare tutti
Uno degli episodi ai quali abbiamo fatto cenno nel paragrafo appena scritto, fa capo proprio al tavolo finale dell’Eureka Poker Tour, quello che ha infranto tutti i record di presenze e di Prize Pool.
Il tutto accade tra la chiusura del livello di apertura, il numero 34 a Bui 150.000/300.000 Ante 300.000, e quello successivo, il numero 35, 200.000/400.000 Ante 400.000.
L’eliminazione di Antonino Venneri avverrà di lì a breve, ma ciò che ci interessa in questo momento, è descrivervi quello che capita nella parte conclusiva di un colpo che si è giocato prima in 3-Way, per poi passare in heads up durante lo svolgimento del colpo.
Il tutto comincia con il polacco Remigiusz Wyrzykiewicz che decide di aprire da Under The Gun in click raise a 600.000, chiamato da due suoi avversari, colui che sarà il vincitore del torneo, Alexander Tkatschew e Ercan Atmaca.
La continuation Bet di Wyrzykiewicz
Il range del giocatore polacco sembra fin da subito quello che crusha quello dei due suoi avversari, tanto che su un flop J62, Wyrzykiewicz va in continuation bet a 625.000, dopo il check di Atmaca che opera da uno dei due bui.
Arriva il call da parte di entrambi, prima che al turn caschi un 4 che chiuderebbe un progetto a fiori e sul quale Atmaca checka per la seconda volta, prima che l’original raiser spari la sua seconda pallottola, a 1.200.000. Questa volta è proprio Atmaca l’unico a non arrendersi, dopo il fold di Tkatschew .
Al river, in ultima strada, un 8 l’olandese checka per l’ennesima volta, originando una bet da parte del suo avversario di 3.850.000.
Ci vuole chiarezza
L’olandese ci pensa su qualche istante e, dopo il conteggio delle chips, una ventina di secondi dopo, Atmaca armeggia con il proprio stack, sezionando i suoi averi in modo da facilitare il conteggio stesso.
Durante questo periodo di conti, l’olandese farfuglia qualcosa di poco comprensibile, qualcosa che assomiglia alla parola “call”.
Il polacco Wyrzykiewicz pensa di aver capito proprio “call” e gira, molto soddisfatto, la sua coppia di Assi, AA, ma a quel punto succede il finimondo.
La reazione di Atmaca è quella di essere sorpreso rispetto all’azione del suo avversario e che la sua intenzione non era certo quella di dichiarare il call, ma bensì di aver chiesto al suo avversario se avesse un “4”, “Four”.
Il dealer, di fronte alle proteste del giocatore polacco, non ha potuto fare altro che chiamare il floorman, il quale si è avvicinato al tavolo e ha ordinato lo stop del clock per visionare i filmati delle telecamere che mostravano palesemente l’assenza di movimenti verso il centro del tavolo, altro oggetto del contendere per il quale Wyrzykiewicz sosteneva di dover ottenere il call.
La decisione presa da parte del floorman è stata molto ferma ed è stato decretato che il polacco ha mostrato le proprie carte in maniera anticipata, senza aspettare l’azione del suo avversario e travisando un movimento labiale che lo ha ingannato pensando ad un call.
Foto in homepage courtesy PokerStars & Eloy Cabacas