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il 17 Gen 2024

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Un gateway per i pagamenti in criptovalute di diverse poker room ha subito un hackeraggio da 7,5 milioni

Un gateway per i pagamenti in criptovalute di diverse poker room ha subito un hackeraggio da 7,5 milioni

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Il tema della sicurezza online è caldissimo in questo inizio 2024.

Ieri abbiamo saputo della ‘bot challenge’ lanciata e poi ritirata da una poker room non regolamentata.

É invece notizia di oggi che CoinsPaid, un gateway di pagamenti in criptovalute usato anche da alcune poker room internazionali, ha subito i giorni scorsi un pesante hackeraggio. Cosa ancora più preoccupante, è il secondo nel giro di sei mesi.

 

I dettagli dell’hackeraggio

La breccia è stata identificata dal sistema di intelligenza artificiale avanzata Cyver, che ha flaggato come irregolari numerose transazioni avvenute lo scorso 6 gennaio.

Questa falla ha portato alla approvazione di cash out per circa 6,1 milioni di dollari in diversi asset digitali come Tether (USDT), Ether (ETH), USD Coin (USDC), e i token CoinsPaid.

Questi fondi sono poi stati trasferiti in account di scambio di cripto esterni come MEXC, WhiteBit e ChangeNOW. L’intelligenza artificiale ha poi scovato altre transazioni non autorizzate con la cripto Binance Coin (BNB) per più di un milione, che hanno portato il totale distratto il giorno di Befana a 7.5 milioni di dollari.

 

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Cosa è CoinsPaid

La società estone oggetto dell’hackeraggio processa pagamenti in criptovalute e ha uno storico di oltre 19 miliardi di euro in transazioni crittografiche. Al momento Coinspaid non ha rilasciato dichiarazioni sull’accaduto.

L’incidente del 6 gennaio è il secondo di cui è oggetto nel giro di pochi mesi. A luglio la piattaforma subì una violazione di pirati informatici che distrasse più di 37 milioni di dollari.

 

Chi sono i responsabili dell’hackeraggio?

Per l’hackeraggio dello scorso luglio CoinsPaid ha attribuito le responsabilità al gruppo Lazarus, un collettivo di hacker sostenuto dallo stato nordcoreano che avrebbe usato sofisticate tattiche di ingegneria sociale prendendo di mira un dipendente della piattaforma per attuare l’opera di pirateria informatica.

Secondo il report di TRM Labs, un gruppo di intelligence dedicato al mondo delle crypto, nel 2023 il collettivo Lazarus è stato responsabile di numerosi hackeraggi sulle criptovalute.

 

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