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Le cinque situazioni di gioco più profittevoli da bluffare secondo Benjamin Rolle
Il bluff è il sale del poker: riuscire a far foldare all’avversario il punto migliore, per tanti rappresenta la libidine massima al tavolo verde.
Ma anche i bluff hanno le loro regole e la loro matematica soggiacente, oltre ad alcune situazioni di gioco più favorevoli di altre.
Il coach Benjamin Rolle le ha messe in classifica su X (ex Twitter): vediamole subito.
5) EP vs BB
Al quinto posto il tedesco indica gli spot da early position che ricevono il call del solo big blind:
“Rappresenti un range forte. Gli avversari daranno più credito alle tue bet al river. É anche più difficile avere dei bluff naturali per il fatto che da early position hai meno aria rispetto a bottone.”
4) MP vs BB
Subito dopo per Rolle sono più adatti a bluffare gli spot in cui hero è più a sinistra delle posizioni iniziali del tavolo, sempre contro big blind:
“Questa situazione è simile a quella del punto precedente ma nel range hai più aria e quindi potenzialmente l’avversario ha più bluff catchers.”
3) Second barrel in tribettati
Per dimostrare forza e portare gli avversari al fold, Rolle consiglia anche di andare in second barrel nei tribettati preflop:
“La tua 3bet dimostra forza. Spesso procediamo con piccole bet del 25% o 33% pot. Il range avversario è sempre abbastanza debole, e dato lo stack-to-pot-ratio continuiamo con una bet del 50% o del 67% del pot, che fornisce un buon rapporto tra rischio e ricompensa. Quanto detto richiede un po’ di studio per capire quando conviene essere super-aggressivi andando di second barrel nei piatti tribettati.”
2) Check-raise al flop BB vs BU
Per Rolle bisogna poi sfruttare le situazioni di gioco che prevedono alte frequenze di continuation bet avversarie:
“Tanti player esagerano con le continuation bet da bottone senza realizzare la debolezza del loro intero range, specialmente su board medi/piccoli richiede un decente ammontare di check back. Anche contro i raise il bottone deve giocare in floating le overcards deboli con backdoors. Facile da punire, specialmente nelle fasi più avanzate dei tornei, quando i giocatori sono un po’ spaventati contro l’aggressione.”
1) Guerra di bui
Infine, la situazione in cui i bluff hanno più valore per Rolle è quella di blind war:
“Tanti giocatori faticano perché è una situazione simile al gioco heads-up. I range sono larghi, richiedono molti check/raise innaturali e second barrel tanto quanto buone mani per bilanciare i nostri range deboli. Non importa se è un piatto rilanciato o limpato. E’ una situazione in cui tanti giocatori non si sentono a loro agio anche perché mancano di una strategia per giocare una solida guerra dei bui. Attacca i check e la debolezza con tante bet, forse anche in second barrel.”
Linee guida
In conclusione del suo post social, Rolle presenta un disclaimer che dà alcune linee guida generali:
“Ovviamente ci sono molti altri spot profittevoli da bluffare. In generale evita di piazzare grandi bluff e se capisci che il tuo avversario ha top pair o meglio non provare a bluffarlo, specialmente nel 2024 quando la maggior parte dei ‘donk nerd della GTO’ hanno imparato il poker con un Solver che gli mostra ridicole strategie di call down e le giustifica con la frase ‘sono al top del mio range’. I tornei non funzionano così e per fortuna esistono questi giocatori: devi solo adeguarti al meglio.”