Poker Room
Comparazione Bonus
-
RoomBonus
Ultime notizie
Video consigliati
Il poker riconosciuto ufficialmente “sport mentale” dall’IMSA
Da quando il nostro portale ha mosso i primi passi in relazione alla divulgazione di un gioco come il poker, il mantra di noi redattori che vi scriviamo ogni giorno, è sempre stato quello di descrivere questa disciplina come una gara mentale aperta a tutti.
Nessuno si nasconde dietro a un dito e fa finta di non vedere che per arrivare a guadagnare dei soldi e/o una posizione d’avanguardia tra i giocatori più forti in un determinato contesto, sia necessaria, quanto meno nel breve periodo, una buona dose di fortuna.
Lo abbiamo provato a spiegare in tutti i modi e non finiremo mai di farlo, per questo spesso siamo oggetto di dita puntate contro, soprattutto da chi non si sofferma, o peggio non si vuole soffermare, a studiare un fenomeno sociale così importante.
Sport mentale
Già la definizione di sport fa sobbalzare gli oltranzisti sulle proprie poltrone e, in verità, anche chi vi scrive ha un’infinità di remore a considerare il poker come una disciplina sportiva, ma qualcosa si è mosso, anche se non esattamente nel nostro Paese dove, purtroppo, è maggiormente radicata la consapevolezza che questo sia un gioco totalmente a culo. ( Scusate la schiettezza ).
Questo pezzo fa il verso ad un altro articolo uscito nei giorni scorsi su Poker.org, a inizio di questa settimana per essere precisi, in cui, a seguito di un meeting e di una votazione effettuata dai membri dell’International Mind Sports Association, l’ IMSA, lo scorso 16 novembre il poker è stato aggiunto alla lista degli sport mentali ufficialmente riconosciuti.
Abilità, concentrazione e strategia sono le tre caratteristiche richieste per entrare a fare parte di tale lista e per questo motivo adesso il gioco del poker è parificato agli scacchi, al mahjong o al bridge.
L’impulso maggiore a tale passaggio, è stato dato dalla World Poker Federation, la WPF, che è una rete di 49 federazioni nazionali, ancora oggi in aumento in tutti e cinque i continenti.
Le parole di Igor Trafane
Igor Trafane è uno dei maggiori esponenti di questa campagna, essendo lui il Presidente della WPF, che si è speso moltissimo insieme al CEO dell’IMSA Geoffrey Borg, per raggiungere un risultato di questo tipo.
Queste le sue parole: “oggi abbiamo raggiunto qualcosa che è sia senza precedenti che definitivo“, ha dichiarato il presidente del WPF. “La nostra missione ora è quella di costruire le basi che ogni grande sport ha già: regolamenti standardizzati, percorsi professionali, protezioni dei giocatori e competizioni internazionali. La World Poker Federation è stata costruita sulla convinzione che, unendo le forze, possiamo amplificare il nostro impatto e proteggere il gioco che amiamo”.
La voce dell’IMSA e l’esempio della Colombia
Il percorso iniziò durante gli anni bui della pandemia, quando fu presentata la domanda per il riconoscimento del poker come sport mentale.
Il fine è adesso di uniformare quelle che sono le regole del poker all’interno di tutte le nazioni che aderiscono all’ IMSA, in modo tale da spingere lo sviluppo e la divulgazione del nostro gioco, cooperando con governi, operatori e federazioni di ogni genere e risma.
Questo il pensiero di Leonardo Cavarge che porta l’esempio della Colombia.
“In Colombia, solo i casinò potevano ospitare eventi di poker, sia dal vivo che online, e il 50% delle entrate doveva essere pagato al governo; hanno bloccato il poker, in pratica.
“La Federazione Colombiana del Poker ci ha contattato per chiedere aiuto, così abbiamo portato il Ministro dello Sport della Colombia al LAPT, e abbiamo presentato informazioni riguardanti il potenziale del poker per la creazione di posti di lavoro, il pagamento delle tasse, il turismo, l’intrattenimento e così via, e loro sono tornati con una prospettiva diversa. Questo è stato circa un anno e mezzo fa.
“Nell’ultimo mese, la Federazione colombiana ha ottenuto l’approvazione dal Ministero dello Sport, riconoscendo il poker come sport e suggerendo che il poker sia incluso nei futuri programmi di incentivazione e investimento”.