8-3 è dominato, ma porta a premio Mike Leah con meno di un full blind

In questi giorni vi abbiamo raccontato, e lo stiamo ancora facendo, di tutta una serie di tornei che i professionisti di tutto il mondo non hanno fattoi fatica a chiamare l’imbuto di Natale.

Tra WPT, WSOP Paradise ed EPT di Praga, quest’ultimo terminato prima delle altre kermesse, perché prima di esse era cominciato, in redazione abbiamo un bel lavoro da fare per sdoganarvi tutti i tornei che vengono giocati oltre oceano.

Il Day 3 del WPT World Championship

Il focus verso il quale puntiamo le luci dei nostri riflettori, fa capo invece a quello che è stato il Day 2 del WPT World Championship che, ve ne abbiamo parlato questa mattina con il report quotidiano su ItaliaPokerClub, ha spedito tutti i giocatori a premio nell’ultima mano di giornata.

E’ stata una bolla molto combattuta, a tratti drammatica, sportivamente parlando, per i giocatori che si sono ritrovati molto short nelle fasi più concitate.

Il torneo ha richiamato alle casse un totale di 2.392 giocatori iscritti, i quali hanno voluto investire un Buy In di $10.400, per un totale di 299 giocatori a premio. 

Alla fine del Day 2, sono stati proprio 299 i giocatori che si sono detti soddisfatti nell’imbustare delle chips che avrebbero poi avuto l’onore e l’onere di essere trasferite di giocatore in giocatore durante il Day 3.

Il primo premio del torneo è stato certificato in $3.138.900 e noi continueremo a seguirlo fino all’ultimo river fissato per la serata di sabato.

Mike Leah courtesy Pokernews

Ernest Bush brucia la bolla per tutti

Nelle fasi del torneo che fanno da spartiacque tra chi torna in albergo senza il becco di un quattrino e quelli he proseguono con la certezza di passare dalle casse per ritirare il proprio premio abbinato alla posizione di uscita, erano 4 o 5 giocatori ad essere estremamente in pericolo.

Uno di questi era certamente Mike Leah, che in quel momento, con l’avvicinarsi del proprio Grande Buio, aveva addirittura meno di un Full Blind, quello che in gergo chiamiamo BB e Ante che vengono pagati dal Grande Buio, sommati.

Sul Grande Buio Leah era dunque automaticamente in All In e sperava di raddoppiare per avere un’altra orbita di speranza.

Lo start non era dei più promettenti, visto che Leah ha spillato un ottimo 8-3 off, che lo vedeva in netto svantaggio contro l’unico giocatore che ha provato ad eliminarlo, con una mano come K-3 off che, nonostante non sia esattamente nuts, offriva delle solide garanzie contro un 8-3 dominato.

Ma siccome il poker vive di luce propria, un 8 grande come un palazzo cascava al flop e, dopo turn e river bianche, permetteva a Mike Leah di rimanere in sella e giungere a premio. 

Meno fortunato era Ernest Bush che faceva la sua preghierina agli Dei del Poker con Qx 10x, ma si trovava ancora più dominato dalla mano di un avversario che si presentava allo showdown con una coppia di regine che, dopo un board senza sussulti, eliminava il suo avversario ad un solo passo dai $19.600 dell’ultimo dei premiati.