Thursday, Jan. 30, 2025

Strategia

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il 30 Gen 2025

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I peggiori errori dei pokeristi principianti secondo Dan ‘jungleman’ Cates

I peggiori errori dei pokeristi principianti secondo Dan ‘jungleman’ Cates

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Capire i propri errori per evitare di commetterli di nuovo è fondamentale per la evoluzione di un pokerista.

I giorni scorsi abbiamo visto i sei step che secondo Benjamin Rolle permettono di individuare i propri leak a poker.

In un interessante video pubblicato sul suo canale YouTube, Dan ‘jungleman’ Cates ha passato in rassegna i principali errori commessi al tavolo verde da giocatori con diversi livelli di abilità.

Vediamo oggi quelli che secondo lo statunitense sono i principali errori dei principianti: i prossimi giorni esamineremo gli errori dei giocatori di livello intermedio e poi quelli dei poker-pro.

 

Preflop

Nel rilevare gli errori dei principianti, Cates parte dal preflop:

“Se capisci bene il gioco preflop, anche giocandolo correttamente non al 100% ma al 90%, ti giuro che batterai il field. La selezione delle mani è davvero il punto più importante e che rende facile vincere. In un field soft ti basterà giocare bene preflop per avere tante possibilità di vincere”.

 

 Non capire la forza della propria mano

Prima di addentrarsi nel secondo errore dei principianti di poker, Jungleman fa una distinzione tra mani di valore su una strada, due strade o tre strade, fino ad arrivare poi al nuts.

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“I principianti hanno difficoltà a capire quanto sia davvero forte un colore o una overpair su un board che presenta possibilità di colore. Devono capire se il loro full su flop monocarta sia buono o meno, per questo devono lavorare sul capire il valore relativo della loro mano. Categorizzando le mani a seconda del numero di strade di valore che possono prendere, come ho fatto sopra, permette di comprendere meglio questo punto. Puoi pensare a un gutshot come a una mano di una determinata categoria, a un progetto di colore come di un’altra e così via”.

 

Puntare senza sapere il perché

Secondo ‘Jungleman’ un altro grande problema dei neofiti al tavolo verde riguarda le puntate.

“Non considerano l’equity nè la possibilità di indurre bluff. In generale si punta per estrarre valore o per far foldare le mani migliori all’avversario. Questa è una riduzione di complessità ma è un ottimo punto di partenza per entrare nella giusta ottica”.

 

Tilt

Infine, lo statunitense sottolinea come i principianti siano inclini al tilt.

“Se perdono pot cominciano a giocare in un modo diverso, oppure lo possono fare dopo aver vinto qualche pot. Questi possono essere errori molto gravi e sicuramente devono essere risolti per arrivare al livello successivo”

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