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Fuori pericolo: Leon Tsoukernik è uscito dal coma e parla
Buone notizie in arrivo dalla Repubblica Ceca. Dopo l’overdose di Propofol che lo aveva portato in stato di coma, l’ex proprietario del King’s Casino di Rozvadov Leon Tsoukernik (nella foto in alto a sinistra insieme a Thomas Lamatch) si è svegliato ed è in grado di parlare.
Tutta la comunità pokeristica e non solo tira un bel sospiro di sollievo. A seguito della somministrazione non professionale del potente sedativo, che aveva reso necessario il trasporto in elicottero in codice rosso di Leon in ospedale, c’era il rischio che il cinquantunenne potesse non tornare più a essere quello di prima.
Cosa è accaduto
Il 14 gennaio Leon Tsoukernik si trovava nella sua magione di Chodova Plana quando è andato in overdose a seguito di una iniezione dello stesso medicinale che aveva causato la morte di Michael Jackson.
La polizia ceca ha subito avviato le indagini per una possibile “somministrazione non professionale” del farmaco e altri atti illeciti che si sarebbero potuti verificare nella residenza di Tsoukernik, in particolare relativi a “lesioni personali gravi”.
Il cinquantunenne è stato traslato in emergenza in ospedale, dove il personale non poteva che confermare le sue gravissime condizioni.
“Sta davvero male, è in coma e possiamo solo pregare che si svegli. Non sembra affatto una bella situazione – riferiva un amico di Leon a un portale ceco.
In quelle ore Leon ha lottato per la vita. Poi, quando è emerso che ormai era fuori pericolo, i dubbi riguardavano eventuali gravi danni permanenti, dal momento che Tsoukernik, a quanto pare, era rimasto per diversi minuti senza ossigeno al cervello.
Il risveglio
Dopo pochi giorni però Leon si è svegliato dal coma.
“C’era il rischio che Tsoukernik non si svegliasse più, ma abbiamo avuto successo – ha riferito alla stampa ceca un neurologo dell’ospedale – Le cose sono ancora lunghe e può succedere che non sarà più lo stesso. Il paziente potrebbe non essere più in grado di percepire, parlare o muoversi. Dipende dai danni cerebrali riportati. Una risonanza magnetica al cervello ci potrà dire di più sugli sviluppi della situazione.”
Qualche giorno dopo era l’amico fraterno di Leon, Antanas Guoga, a dare un ulteriore aggiornamento che induceva al sorriso, visto che il sodale era riuscito a dire qualche parola.
La chiacchierata con Forbes.cz
Adesso Tsoukernik ha lasciato l’ospedale ed è tornato a casa. Il peggio sembra decisamente passato.
I giorni scorsi Leon ha parlato con Zdravko Krstanov, direttore dalla edizione ceca del magazine Forbes, che ha detto di averlo trovato in buone condizioni.
“Trasuda vitalità e dice di sentirsi meglio di quanto si sia mai sentito prima d’ora – ha scritto Krstanov – dice anche di aver recuperato dei ricordi che gli erano finiti nel dimenticatoio”.
Leon ha voluto rivolgere i suoi ringraziamenti a chi gli è stato vicino in questa disavventura:
“Voglio ringraziare il personale dell’ospedale, queste persone stupende che mi hanno dato una nuova vita, a iniziare dal professor Benes. Sono pieno di gratitudine anche per mia moglie Sandra, che è stata al mio fianco giorno e notte e credo che ciò abbia avuto un ruolo nella mia ripresa”.
La speranza è di rivederlo presto ai tavoli con il suo buonumore e la sua carica vitale.