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Il TAR del Veneto si schiera contro l’attività dei circoli di Poker
Brutte notizie per i giocatori del Veneto, il 16 novembre scorso il Tribunale Amministrativo Regionale infatti ha definitivamente messo un punto e vietato l’organizzazione di tornei di Texas Hold’em nei circoli privati fino a nuova indicazione da parte dei Monopoli di Stato o del rilascio delle concessioni
Allo stato attuale delle cose sono tre i TAR nazionali, Veneto, Piemonte e Lazio, che hanno sentenziato contro l’attività dei circoli, mentre l’unica sentenza a favore è venuta nel Luglio scorso dal TAR della Puglia e in parte anche i tribunali liguri si sono dimostrati più aperti a un regime di tolleranza del gioco se svolto nei parametri individuati dal Consiglio di Stato.
In questo caso la vicenda giudiziaria parte da una richiesta avanzata dall’associazione sportiva “Il Circolo“, con la quale si richiedeva alla Questura l’autorizzazione a svolgere un torneo secondo le modalità individuate dal parere n.3237 del 22 ottobre 2008 del Consiglio di Stato, ma la richiesta era stata apertamente respinta dalla Questura perché il suddetto gioco è vietato da una tabella presente in un decreto del 1931.
Gli avvocati del circolo hanno però presentato ricorso al TAR che ha invece accolto le ragione della Questura e vietato la pratica in quanto gioco non permesso con regolare concessione statale e non autorizzato dalla Polizia, sottolineando come non ci sia nessun collegamento con la normativa riguardante l’online.
Negato inoltre ogni collegamento al parere del Consiglio di Stato del 2008 in quanto non esistono riferimenti normativi che permettano di assumere questo parere come regolamento o come decreto, il TAR ha chiarito che secondo la legislazione non sarebbe stato possibile organizzare tornei nei circoli anche prima del 2009 in quanto attività non regolamentata da concessioni statali.
Sempre più evidente è la necessità di mettere fine a questo caos con un regolamento definitivo e con l’emissioni di regolari concessioni che permettano ai circoli di tornare al lavoro.