L’Agenizia per il gioco francese blocca gli Home Games di Pokerstars.fr

L’ARJEL agenzia che regola il gioco online nel mercato francese, l’equivalente dei nostri monopoli di stato, ha disposto in questi giorni la sospensione degli Home Games di Pokerstars.fr sul territorio francese in attesa di verificare se l’ultima trovata della “Picca” sia del tutto conforme alle normative francesi in materia di gioco a distanza.

Un annuncio apparso ad inizio settimana sulla room con dominio .fr, informava i propri giocatori della sospensione cautelativa, questo il testo dell’annuncio : “”L’Autorità di regolamentazione di giochi online (ARJEL) ha deciso di fare una analisi del sistema degli Home Games per essere in grado di garantire il rispetto del diritto francese”.

Al momento non è chiaro per quanto tempo il servizio resterà inattivo, ma Pokerstars.fr fa sapere che sta facendo il possibile per mantenere gli Home Games se e quanto ARJEL completerà la propria verifica. Il messaggio poi continuava dicendo : “”Ci scusiamo per il disagio temporaneo e ringraziamo per la fedeltà nei confronti di PokerStars.fr. Gli Home Games già creati resteranno salvati nella nostra banca dati, con tutte le informazioni contenute (membri, storia, statistiche)”.

Oggetto di verifica da parte dell’agenzia pare siano le modalità di creazione degli eventi all’interno degli Home Games, si stia valutando se il fatto che sia lasciata piena discrezione ai giocatori di decidere il byu in degli eventi sia o meno conforme alla normativa francese.

Non risultano per il momento pervenute dichiarazioni da parte dei membri del Team Pro di Pokerstars, ed in ogni caso la casa della picca fa sapere che nonostante questo piccolo disagio dovuto ai soli Home Games, la normale programmazione dei torni sarà comunque garantita.

Ricordiamo che sino allo scorso aprile non era consentito ai giocatori francesi l’accesso al gioco online se non per le aziende gestite dallo Stato, dopo la regolamentazione del mercato avvenuta nell’aprile 2010 si è avuto un boom di giocatori e di raccolta, che hanno reso quello francese uno dei mercati più vivaci in Europa.