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Ali Tekitamgac chiede 1,5 milioni di risarcimento al Partouche Poker Tour
Oramai è sempre più difficile gestire situazioni limite e lo dimostra la piega che ha preso la vicenda che aveva portato alla squalifica di Ali Tekintamgac dal tavolo finale del Main Event Partouche Poker Tour del novembre scorso: il giocatore tedesco di origine turche ha infatti citato in giudizio i dirigenti del Partouche in merito alla squalifica ricevuta.
In quell’occasione i filmati del Casinò avevano mostrato come il player ricevesse segnali sulle carte dei suoi avversari da un complice e questo era bastato ai dirigenti del Partouche Poker Tour per squalificarlo dalla fase finale, ma sembrerebbe invece che i filmati siano stati visionati anche dalla Polizia francese che non avrebbe riscontrato margini per procedere contro il player.
Ali Tekintamgac, seguito legalmente dall’avvocato Filiz Tinas ha subito deciso di procedere in giudizio contro gli organizzatori del torneo per 1,5 milioni di euro, cifra pari alla probabile vincita più un forfait per i danni d’immagine causati da questa accusa. Proprio in questi giorni l’avvocato del player ha rilasciato un’intervista al sito tedesco Hochgepokert.com in cui dichiara:” Il mio cliente non è mai stato interrogato dalle autorità francesi. Ha ottime possibilità di vincere“.
I dirigenti del Partouche Poker Tour non hanno fatto nessuna dichiarazione ufficiale riguardo la causa in corso che secondo quanto ormai noto avrà la sua prima udienza il prossimo 1° Aprile. In realtà in questi casi potrebbe essere probabile che le due parti possano giungere a un accordo economico che mette la parola fine a un’eventuale processo a meno che il Partouche Poker Tour non possa portare in aula dei nuovi filmati che mostrino con sufficiente accuratezza l’illegalità delle azioni di Tekintamgac durante il torneo.