Casinò stile Las Vegas anche in Spagna?

Settant’anni dopo il primo Flamingo Hotel con annessa roulette realizzati nel deserto inospitale del Nevada, Las Vegas rischia di perdere il primato di capitale del gioco. Sono molte le località infatti dove si sta progettando la realizzazione di centri turisti come quello di Sin City, perché il miracolo di Las Vegas attrae moltissimi investitori.

Da qualche anno anche il mercato asiatico, in pieno boom economico, sta guardando con maggiore interesse alle potenzialità offerte dal gaming. Ne è un esempio concreto Macao, una regione della Repubblica Popolare Cinese che negli ultimi anni ha conosciuto uno sviluppo tale del mercato del gioco e soprattutto degli High Stakes, da far pensare a  giocatori come Tom Dwan di prendervi casa.

Non solo il mercato asiatico minaccia il predominio di Las Vegas, è recente la notizia del progetto di ristrutturazione ed ammodernamento del Revel Casinò di Atralntic City, rivale storica di Las Vegas negli Stati Uniti. I proprietari del Revel sembrano intenzionati a riavviare un progetto, che pareva ormai blocacto, di ammodernamento del casinò per un importo di circa 2,4 miliari di dollari. Il futuro Revel Resort and Casinò potrà riaprire le sue porte già a metà 2010, e si presenterà ai suoi visitatori con una forma di onda sul lungomare di Atlantic City.

Anche l’Europa non sta a guardare, il presidente del gruppo Sands Sheldon Adelson ha fatto sapere di voler investire nel vecchio continente, nella realizzazione di una strip simile a quella di Las Vegas.

Pare siano state individuate due possibili ubicazioni entrambe spagnole, Madrid o Barcellona dovrebbero essere le favorite in quello che potrebbe essere il più grande investimento mai fatto nel mercato del gaming, si parla di cifre vicine ai 20miliardi di dollari per la costruzione di una serie di complessi turistici di lusso con annessi casinò.

Il gruppo Sansd, non è nuovo ad imprese di questo genere, infatti ha già realizzato dal nulla un complesso turistico a Singapore e altri a Macao e pare che proprio da Singapore il suo A.D. durante una conferenza stampa abbia fatto sapere che oltre al progetto europeo la sands si stia muovendo ancora sul mercato asiatico ed abbia richiesto ulteriori terreni allo stato di Singapore per la creazione di altri complessi per un importo totale di circa 6 miliardi di dollari.

Speriamo che qualcuno un giorno comincerà a guardare anche al nostro paese per investimenti di questo tipo, che potranno così portare enormi benefici economici e non solo.