Pokerstars e Wynn si fondono per il mercato USA

Cosa accomuna Mark Scheinberg, suo padre Isai Scheinberg e Steve Wynn ? Di sicuro il grande spirito imprenditoriale, oltre poi alla passione per il gioco. Per chi ancora non lo sapesse, i primi due sono i fondatori della più grande e famosa poker room al mondo, Pokerstars, mentre il terzo è il fondatore di una delle più grandi catene di Resort & Casinò mondiali, la Wynn appunto.

Ora ad unire ulteriormente le loro figure si è aggiunto un accordo, stipulato tra i due colossi del gambling mondiale, che sancirà la nascita di una superpotenza. Nelle scorse ore infatti, pokerstars e Wynn hanno raggiunto un accordo di fusione che consentirà alla room della picca rossa di operare negli Stati Uniti con un nuovo dominio “ PokerStarsWynn.com”, anche dopo la regolamentazione del gioco online negli USA.

Negli ultimi anni il poker ha fatto molto parlare di se a livello mondiale e le società di gambling stanno sempre più assumendo le consistenze di vere e proprie multinazionali con fatturati di enorme rilevanza. Non è un caso se tutti i paesi interessati da questo fenomeno stanno correndo ai ripari cercando nel minor tempo possibile di emanare leggi per regolamentare il gioco online, è il caso di Italia, Francia, Spagna ed anche negli Stati Uniti il dibattito è partito.

Uno problemi degli USA però è la presenza nel mercato del gambling delle Case da gioco, che da ormai decenni sono radicate nella società e nella politica americana dettandone spesso gli aspetti decisionale che più gli riguardano. Questa lobby negli ultimi anni ha visto scemare il suo predomino, sia a causa dell’aumento della competitività estera ( Cina su tutti), ma anche dalla sempre crescente quota di mercato delle case da gioco Online ( PokerStar e Full Tilt su tutti).

Per poter arginare la crescente espansione di queste società, qualche tempo fa la Caesars Entertainment fece presentare una proposta di legge presso il parlamento statale del Nevada ( lo stato in cui si trova Las Vegas) con l’intento di ostacolare se non proprio bandire le principali poker rooms online dal futuro mercato americano. Fortunatamente la proposta non fu accolta, rinviando la discussione a data da definirsi.

Questo accordo tra PokerStars e Wynn dunque creerebbe i presupposti per una collaborazione stretta in difesa delle rooms online, infatti il colosso che ne verrà fuori sarà in grado di fare la voce grossa con Washington nel dibattito sulla regolamentazione del poker online made in USA e nello stato del Nevada.

Ad ogni modo il fatto che PokerStars abbia accettato di unificare il proprio dominio con Wynn, snaturando in parte il proprio brand la dice lunga su quanto serie siano le intenzioni e le motivazioni, in uno dei mercati che più produce fatturato. Staremo a vedere chi avrà la meglio in questa battaglia di potere che sempre più somiglia ad uno scontro al tavolo verde.