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il 10 Apr 2011

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Pace fatta tra Pescatori ed ed Adinolfi

Pace fatta tra Pescatori ed ed Adinolfi

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Si è subito risolto lo screzio tra Mario Adinolfi e Max Pescatori. I Pirata italiano ha infatti pubblicato poche ore un post sulla sua fan-page di facebook nel quale ha dichiarato che dopo aver parlato con Adinolfi è giunto alla conclusione che il romano non abbia fatto lo “stronzo” per eliminarlo in piena zona bolla e dicendo anche di essersi complimentato per gli ottimi risultati che il romano sta ottenendo

.Dal proseguo del post tuttavia trapela qualche dubbio rimasto al player milanese che tuttavia anche questa volta si è distinto per la sua sportività ed educazione chiudendo il suo post con l’esortazione alla vittoria per i due italiani ancora in gara in quel momento (Mario Andolfini e Gerardo Muro).

Ecco la nota di Max:

Dopo aver parlato con Mario sono giunto alla conclusione che non penso abbia fatto lo stronzo per cercare di eliminarmi proprio in bolla. Mi aveva tratto in inganno un sorriso prima di girare le carte proprio in un momento cosi’ delicato del torneo.

Ovviamente lui e’ una persona molto intelligente e afferma che gioca per divertirsi. Nulla da dire su questo quindi chiudiamo l’incidente e mi spiace se l’ho distratto (appena visto e l’ho congratulato per essere nei top 24 assieme a Dinobreak). Resta nella mia mente un dilemma: perche’ una persona con un QI molto alto vuole giocare solo per divertirsi senza un vero desiderio di migliorarsi?

Discutere con gli amici, guardare il poker in tv, leggere libri o riviste sono parti bellissime di contorno a questo fantastico gioco. E’ bellissimo vincere, ma meritare di vincere non e’ ancora piu’ bello?

Forza Mario e Dino alla conquista di Berlino!

Ed ecco invece il pensiero di Mario Adinolfi sul nostro forum

Max era corto con 23.800, era Utg ai bui 2.000-4.000, giocava per meno di 6 bb, io avevo 350.000 e avevo history sul tavolo, ci giocavo da dieci ore (Max era arrivato da un’ora), sapevo che i quattro che avevo dietro avrebbero solo raisato all in con monster…credo che il mio call ci possa ampiamente stare, dato che il range di mani con cui Max avrebbe aperto (dovendo pagare il buio alla mano successiva) lo reputavo piuttosto ampio e il mio J 10 mi metteva assai probabilmente in flip e io i flip nei tornei contro gli short me li gioco tutti

Fine delle motivazioni “pokeristiche”

Leggo poi degli accenti molto sgradevoli, sono lieto che sul piano personale Max si sia scusato per il suo post scritto con toni assai ineleganti probabilmente legati a un misunderstanding, ma poi nei commenti qualcuno ha voluto andare sul pesante, scrivere che io gioco per sculare per via del mio essere “estremamente grasso” e altre piacevolezze del genere…ho notato che Max ha cancellato i commenti che riteneva insultanti verso di lui e ha mantenuto invece visibili quelli stupidamente insultanti verso di me

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Sintesi: sul piano pokeristico mi inchino al campione del mondo e se lui dice che il call non ci stava, va bene, non ci stava

Sul piano umano l’incidente lo considero chiuso per via delle scuse privatamente ricevute, Pescatori rimane una persona cui stringere la mano

Sul piano pubblico ritengo che se qualche ragazzino considera giusto insultare un giocatore che in meno di 2 anni di semiprofessionismo (faccio anche altro nella vita, si sa), giocando dieci tornei in Europa, piazza due final table Wpt (il primo Venezia e Vienna due settimane fa), un final table Ept (Tallinn side event) e il 22esimo posto di ieri all’Ept di Berlino incassando 287.000 $ e essendo piazzato nella top 5 money list dell’anno, allora siamo nel territorio di qualche piccola invidia

E quel territorio io non lo so frequentare, per cui non ci saranno risposte

 

La mano dalla quale è partito tutto si è svolta nel day2 quando Pescatori, rimasto corto con qualcosa in più di 25.000 chips (bui 2.000-4.000, ante 400) è andato all-in da under the gun con 88 trovando il call di Adinolfi da middle position con JT.

Il board 4AT27 ha sancito la vittoria del romano che ha fatto una giocata abbastanza al limite trovandosi a giocare un coin flip senza aver trovato altri giocatori dietro di lui con una mano.

Adinolfi ha motivato il suo call spiegando che un’ora prima Pescatori aveva raisato all-in una sua tribet. Dopo il call di Adinolfi , arrivati allo show-down Pescatori mostra JT con Adinolfi che aveva invece AK e dopo un flop K 4 2 il milanese ha chiuso un improbabile colore runner-runner. Arrivati quindi alla mano decisiva Adinolfi dichiara di aver callato dall’ alto del suo stack, che in quel momento si aggirava attorno ai 350.000, abbastanza sicuro di vincere.

La vicenda sembra quindi chiusa perlomeno fino a quando i due non si rincontreranno ai tavoli per magari spiegarsi meglio a colpi di raise.

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