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Il blocco del poker USA fa aumentare gli High Stakes nei Casino
Uno dei primi risultati del Venerdì Nero del poker online USA è stato un aumento delle presenze nei casinò, che attualmente rappresentano l’unica alternativa per chi proprio del poker non riesce a fare meno.
Ora verrebbe da pensare se tutte quelle voci che volevano proprio le lobby del gioco live dietro la mossa a sorpresa del governo americano, non fossero fondate.
In queste ore infatti molti dei frequentatori degli High Stakes online si sono riversati sulla Strip alla ricerca di gioco, uno tra i casinò presi di mira è sicuramente l’Aria, con la sua nuova pokeroom dedicata a Phil Ivey. Sua “Maestà” Phil Ivey è proprio uno dei soci di Full Tilt, circa un anno fa ha inaugurato la nuova room dell’Aria dedicata interamente agli High Stekes, diversificando così i suoi interessi.
Le voci che arrivano dagli States parlano di aumenti fino al 50% nelle presenze all’interno dei casinò, molti sono i nomi noti che hanno intensificato la frequentazione delle sale High stakes. Si va da Daniel Negreanu, che dalle righe del suo blog ha fatto sapere di frequentare ogni sera la room del City Center a Shaun Deeb che su twitter fa sapere che le room dell’Aria dedicate al poker da quando non si può giocare più online sono sempre piene.
Un po’ tutti i casinò si sono adeguati alla ventata di novità portata da questo Venerdì Nero, l’MGM offre ogni giorno 22 tavoli dedicati solo al poker , il Venetian con i suoi 39 tavoli offre tornei Deep Stack ai suoi ospiti e così via lungo tutta la Stip.
Ora verrebbe da pensare alle parole di Doyle Brunson, quando a poche dall’operazione dell’FBI disse “ Ora vedremo se questi ragazzini sanno davvero giocare a poker dal vivo”.