Al TG5 si parla (male) del Poker

Il poker torna a far notizia in TV, questa volta ad occuparsene è il noto TG5 di Mediaset che tuttavia, come ormai consueto quando si parla di poker online a prevalere sembra la confusione.

Il servizio di Laura Ciarallo, andato in onda ieri nell’ edizione delle 20.00, inizia con un report che fotografa molto correttamente la situazione statunitense, illustrando in maniera chiara quello che è accaduto nell’ ormai noto “Venerdì Nero” del poker online.

Nella seconda parte del servizio viene effettuato un collegamento con il mercato italiano, del quale vengono chiariti i numeri che ne definiscono le dimensioni e fin qui, a parte l’uso ella parola scommessa invece di buy-in ancora nulla da dire

I dolori arrivano quando, in chiusura di servizio, si parla dell’ evoluzione che il gioco sta subendo in Italia. La Ciarallo dice: “Fino a ieri si partecipava ai tornei in rete iscrivendosi con una scommessa massima di 100€, oggi la quota d’iscrizione è salita in alcuni casi fino a 250€ ma presto, con l’arrivo di una nuova formula che si chiama cash game, le scommesse potranno arrivare anche a 1.000€ al giorno, innescando un meccanismo perverso e pericoloso”.

Dalla frase appena citata risulta evidente la assoluta mancanza di conoscenza del gioco, che porta a paragonare modalità completamente diverse ed al enunciare limiti nelle “scommesse” che non hanno significato alcuno. Sicuramente il poker online può rappresentare un pericolo per quella cerchia di persone che non sanno controllare i loro istinti o peggio arrivano ad ammalarsi diventando finanche dipendenti ma andrebbe anche sottolineato che è stato ampiamente dimostrato che il Texas Hold’em è un gioco di abilità, forse il solo in Italia fra quelli che lo Stato Italiano consente.