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Poker Live: cosa dice la Finanziaria?
Sembra che stia per finire l’era dei circoli di poker “sottobanco”. Dopo l’articolo sull’inasprimento delle pene per i circoli non in regola, infatti, arrivano notizie migliori dal fronte della nuova Legge Finanziaria di Tremonti.
Il nuovo testo prevede innanzitutto mille nuove concessioni per poter organizzare tornei di poker dal vivo. In questo modo il Governo ci fa sapere che non vuole ostracizzare il mondo del nostro gioco di carte preferito, anzi sembra che lo Stato sia interessato alla sua crescita, in modo da potersi accaparrare parte del giro di affari tramite i Monopoli di Stato.
Questi mille permessi saranno rilasciati soltanto ai concessionari AAMS, come sale bingo e agenzie di scommesse, che però potranno concorrere nella gestione delle card room del territorio, legalizzando de facto i tornei di poker nei circoli.
Un ulteriore passo avanti sarà uniformare la tassazione sul poker al 3% della raccolta, la stessa percentuale che viene applicata all’online: una significativa diminuzione rispetto alle tasse in vigore, che permetterà ai gestori di poter ottenere migliori guadagni dai tornei, incentivando così la regolarizzazione dei clubs.
Buone notizie anche per quanto riguarda le modalità di gioco: sembra che tra i cavilli della nuova Legge Finanziaria si possa interpretare anche la rimozione del divieto di rebuy e add-on che tuttora vige.
Il poker è un fenomeno mondiale e lo Stato Italiano ne è ben conscio: gli sforzi sembrano indirizzati verso la regolarizzazione, in modo da permettere l’espansione del poker live sul territorio tenendolo comunque sotto i rigidi controlli dei Monopoli di Stato.