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L’etichetta del poker, dieci cose da NON fare al tavolo.
Gary Trask del Casino City Times ha recentemente parlato con due dealer professionisti, Jena Phillips e Shaun Harris, entrambi scelti per il main event delle WSOP. Tra gli argomenti, particolarmente intreressante un elenco degli errori di etichetta, dei comportamenti scorretti o poco convenienti più comuni. Eccoli qua per voi.
– Fare schizzare il pot.
Può spesso succedere per errore, ma secondo Phillips se capita allo stesso giocatore più di un paio di volte è chiaro che lo fa apposta. “Capisco che le fish sono rotonde e che rotolano e possono rimbalzare in modo strano“, dice Jena, “ma fatto apposta è un comportamento davvero rozzo.”
– Mangiare al tavolo
Molti giocatori sanno com’è stare seduti al tavolo per molte ore, e che qualche volta viene fame. Harris raccomanda di scegliere con saggezza ed indossare sempre un tovagliolo. “Non è una grande idea mangiare patatine o altri cibi untuosi. Intanto si sporcano le carte e le fish e questo fa incazzare chiunque, e comunque non è che le carte, o le fish, siano molto pulite. È pure antiigenico. Scegliete qualcosa che si mangi con una forchetta”
– Puntare “a singhiozzo”.
Qualche volta può andar bene tornare alla propria pila di fish più di una volta, specialmente se dichiari a voce la tua puntata prima di fare la mossa. Phillips sostiene però che per lo più sia meglio spingere le proprie fish nel pot tutte in una volta. La “string bet” non solo è contro l’etica del poker, ma è anche contro le regole.
– Prendere in mano le fish dopo aver vinto un pot.
Per quanto possa sembrare la cosa più ovvia da fare, questo è assolutamente da evitare nei casinò. Si tratta di un errore comune a chi gioca solo online o a casa.
– Mostrare le proprie carte.
Le regole dell’Associazione Direttori dei Tornei vieta severamente di mostrare le carte durante l’azione. Phillips sostiene che non è una buona idea nemmeno dopo. “In quanto giocatore e dealer posso dire che non ci vedo nessun vantaggio”
– Parlare troppo.
“Molti giocatori vedono il poker in tv e cercano di comportarsi come il loro pro preferito“, dice Phillips, “ma in realtà parlare troppo non è una buona idea. Alle volte è difficile non parlare della mano mentre altri sono ancora in gioco, ma è contro le regole dire qualsiasi cosa che possa influenzare l’azione”
– Essere scortesi con gli altri giocatori.
Anche questo, probabilmente, deriva dal poker in tv, ed in particolare da gente come Phil Hellmuth e Mike Matusow. “Chiaro che tutti sono là per fare soldi e la cosa può diventare impegnativa, ma se non riesci a controllarti, alzati e vattene. Ti conviene, anche perché rischi l’esclusione dalla mano”
– Usare il cellulare.
Ovviamente, perché può essere usato a proprio vantaggio, scambiandosi messaggi con altri giocatori, dentro o fuori dal tavolo. “Inoltre ti distrae e rallenta il gioco“, nota Phillips, “ed è frustrante per il dealer e per gli altri giocatori.”
– Non sapere quando giocare o giocare fuori turno.
Non importa la causa, devi stare concentrato sul gioco. Inoltre giocare fuori turno può influenzare l’azione degli altri, e la cosa spesso crea grosso nervosismo. “La gente si distrae con qualunque cosa. Il lettore mp3, il cellulare, amici vicino al tavolo. C’è anche chi legge libri durante il gioco. Non si fa, è davvero scortese.”
– Foldare invece di checkare
Succede ogni giorno, che i giocatori foldino quando avrebbero la possibilità di passare (fare check) e magari vedersi delle carte gratis. Non solo è una pessima mossa strategica, ma può anche influenzare l’azione. “Non mi importa quando forte ti scappa o quanto sono scarse le tue carte, fa davvero una grossa differenza. Specialmente con tre giocatori, se uno folda quando potrebbe passare la mano diventa heads up ed è tutta un’altra situazione“